Serie A

Repubblica – Ceferin avvisa Abodi: “Se passa emendamento Mulè le squadre italiane rischiano esclusione dalle coppe”

Alexander Ceferin Uefa
Alexander Ceferin - Foto Mike Egerton PA Wire/PA Images / IPA

Le squadre italiane rischiano l’esclusione dalle coppe europee. E’ questa la clamorosa rivelazione di La Repubblica, che in un articolo a firma Matteo Pinci racconta i retroscena su un dialogo tra il ministro dello sport, Andrea Abodi, e il numero uno dell’Uefa, Aleksander Ceferin, avvenuto a Berlino durante Italia-Svizzera. Il motivo del contendere è l’emendamento al decreto sport da parte di Giorgio Mulè (Forza Italia), che mercoledì dovrebbe essere approvato in Commissione alla Camera. Se dovesse dunque passare, sarebbe il via libera a una Lega Serie A di fatto autonoma in Figc, e questo provocherebbe inevitabilmente la procedura di infrazione da parte dell’Uefa.

Il ministro Abodi si era impegnato a cancellare il testo di Mulè, racconta Repubblica, ma l’emendamento andrà in commissione per il voto, e dovrebbe avere il via libera. Ceferin pretende quantomeno importanti cambiamenti per evitare i passaggi più delicati che comporterebbe l’emendamento di Mulè: una Lega Serie A con pieni poteri e autonoma della federazione, sul modello Premier League, potrebbe portare addirittura all’esclusione delle squadre italiane dalle prossime coppe europee con l’apertura di una procedura di infrazione. E Ceferin, riporta Repubblica, lo avrebbe detto a chiare lettere ad Abodi: “Se il testo resta così, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee”. Abodi ha ribattuto: “Non esiste più”, invece mercoledì sarà approvato in Commissione. Due le cose da cambiare per evitare l’ira dell’Uefa: il ricorso esterno alla giustizia sportiva (che verrà effettivamente stralciato) e il parere vincolante della Serie A sulle delibere Figc, che al momento pare confermato invece.

Repubblica, inoltre, ha sottolineato come le stesse società di Serie A siano preoccupate, anche se la Lega si è detta favorevole all’emendamento: i club ne hanno parlato nell’ultimo Consiglio, nessuno immaginava una minaccia simile da Ceferin e il testo di Mulè, condiviso da Casini in modo pubblico, in realtà non è mai stato proposto alle venti società né da queste avallato.

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