Nella classifica per numero di ace scagliati nei primi tre turni di Wimbledon, il secondo posto è occupato da Taylor Fritz con 53. Al primo c’è invece Giovanni Mpetshi Perricard con… 105. Lorenzo Musetti è avvisato e lui stesso, nell’intervista alla vigilia del match, ha parlato di “pazienza” come parola chiave. “È giovane, ma ha tanti margini e sicuramente è un avversario da prendere con le molle. Ho avuto al possibilità di batterlo a Stoccarda e mi ha impressionato abbastanza il servizio, specialmente la seconda” ha spiegato il carrarino, consapevole che dall’altra parte della rete troverà un giocatore unico nel suo genere e atipico rispetto alla maggior parte degli avversari affrontati.
Mpetshi Perricard è infatti alto 203 cm ma – rispetto a tanti giocatori della sua stazza – non è solo servizio. Ha un ottimo dritto, si muove bene, ha qualità notevoli in risposta e sa giocare bene su tutte le superfici. Detto ciò, ha dimostrato di non essere imbattibile sui prati londinesi – sconfitto nell’ultimo turno di qualificazioni dal connazionale Janvier, è stato ripescato come lucky loser – e soprattutto è stato sconfitto da Lorenzo Musetti poche settimane fa. È proprio il precedente di Stoccarda a dare fiducia al tennista italiano, che riuscì ad imporsi in condizioni di gioco persino più veloci e lo fece in due tie-break.
A Wimbledon non cambia la superficie ma tutto il resto, a partire dal meglio dei 5 set fino alla posta in palio, decisamente più alta. Entrambi i giocatori vanno infatti a caccia del primo quarto di finale Slam in carriera, che permetterebbe loro di fare un bel balzo avanti in classifica. Musetti tornerebbe in top 20, mentre Mpetshi Perricard farebbe il suo debutto tra i primi 40. I due arrivano all’appuntamento in maniera diversa: l’azzurro ha sconfitto tre avversari sulla carta agevoli come Lestienne, Darderi e Comesana, ma sempre perdendo almeno un set e alternando alti e bassi; il francese invece ha sofferto all’esordio contro Korda per poi liquidare più facilmente Nishioka e Ruusuvuori.
Match che si preannuncia particolarmente equilibrato, al punto che neppure i bookmakers si sbilanciano. Leggermente favorito Musetti, ma la quota di Perricard non supera il 2. E se Lorenzo è più in forma, essendo reduce dalla semifinale a Stoccarda e la finale al Queen’s, il transalpino viaggia sulle ali dell’entusiasmo e vuole continuare a sognare. “Gio è un mostro, una forza della natura. Ha una forza gigantesca. Penso che se prendesse un teschio con la mano e lo stringesse forte, riuscirebbe romperlo” ha dichiarato il connazionale Arthur Fils, quasi a voler avvisare Musetti.
Detto ciò, all’azzurro non mancano le armi per disinnescare il bombardiere francese. Al di là dei tanti ace e servizi vincenti che subirà, se lo scambio si allunga è Musetti ad essere favorito. Inoltre, il back di Lorenzo potrebbe dare particolarmente fastidio a Perricard, che in virtù della sua stazza fatica a gestire le palle basse. Allo stesso tempo, in passato Musetti ha dimostrato di soffrire giocatori così alti, come ad esempio Reilly Opelka, contro cui è sotto 3-0 nei precedenti. Fondamentale per lui servire bene ed evitare passaggi a vuoto. I presupposti per il primo quarto in carriera in un Major ci sono tutti: sta al classe 2002 cogliere l’opportunità. Appuntamento alle ore 12:00 sul Campo 2.