La stagione 2017 si chiude nel migliore dei modi per il ciclismo italiano. Sul traguardo del Lungolago di Como, infatti, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) conquista la 111esima edizione della “Classica delle foglie morte”, bissando il successo da lui ottenuto nel 2015. Un trionfo, quello dello Squalo dello Stretto, arrivato con un attacco sulla salita di Civiglio e una cavalcata solitaria di una decina di chilometri: l’ennesima perla di una carriera strepitosa.
Al secondo posto si piazza il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), mentre al terzo il trentino Gianni Moscon (Team Sky), che a soli 23 anni si conferma per l’ennesima volta talento straordinario del nostro ciclismo. Gli ottimi piazzamenti ottenuti da Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Fabio Aru (Astana Pro Team), rispettivamente quinto e sesto, completano una giornata trionfale per il ciclismo italiano.
LE PAGELLE
Vincenzo Nibali 10 e lode
Favorito numero uno della vigilia, lo Squalo dello Stretto non delude le aspettative. È un Nibali assolutamente perfetto quello che conquista il suo secondo Giro di Lombardia della carriera. Dopo aver fatto lavorare la squadra nella prima parte della corsa, Vincenzo sferra l’attacco decisivo a 16 km dall’arrivo; raggiunto Pinot in prossimità del Civiglio, lo stacca in discesa e si invola verso un nuovo trionfo in solitaria sul Lungo Lario. Semplicemente imbattibile oggi lo Squalo, che coglie così la cinquantesima vittoria in carriera, unico italiano – assieme a Damiano Cunego – capace di conquistare una classica monumento nell’ultima decade. Unico atleta in attività ad aver vinto, oltre a una monumento, tutti e tre i grandi giri. Questo Lombardia giunge a coronamento di una stagione eccellente per Nibali, giunto sul podio al Giro e alla Vuelta. Un campione immenso, che nel 2018 tenterà di conquistare – sul difficile circuito di Innsbruck – anche la maglia iridata, per entrare in una cerchia ancora più ristretta di quanti hanno fatto la storia di questo sport.
Julian Alaphilippe 8
Il talento francese si conferma eccellente protagonista delle classiche monumento. Trovatosi nelle ultime posizioni del gruppo lungo la scalata del Civiglio, Alaphilippe non riesce a seguire Nibali nel momento in cui lo Squalo (comunque superiore per sua stessa ammissione oggi) sferra l’allungo decisivo. Sul San Fermo il transalpino si dimostra ancora brillante, liberandosi della compagnia e andando a conquistare un prestigioso secondo posto, che fa il paio con il terzo gradino del podio conquistato lo scorso marzo alla Milano-Sanremo. Ne sentiremo parlare ancora.
Gianni Moscon 7
Il talento più fulgido del ciclismo italiano confeziona una nuova grande prestazione, conquistando il terzo posto in un Lombardia disputato in appoggio dell’evanescente Diego Rosa. Moscon conclude così molto bene un 2017 corso sempre ad alto livello, nel quale ha dimostrato di poter aspirare in futuro a traguardi importanti. Le polemiche che lo hanno coinvolto (e dalle quali non è rimasto esente neppure oggi, accusato dal francese Vuillermoz di aver disputato una volata scorretta) lasciano davvero il tempo che trovano.
Thibaut Pinot 7
Il francese è grande protagonista della giornata odierna, nella quale tuttavia sbaglia leggermente i tempi e si ritrova senza energie nel finale. Pinot si muove infatti sulle prime rampe del Civiglio, scollinando a ruota di Nibali in vetta; lungo l’impegnativa discesa (terreno che da sempre rappresenta il suo tallone d’Achille) non ha modo di seguire le perfette traiettorie dello Squalo e deve alzare bandiera bianca. Il suo distacco si dilata ulteriormente salendo al San Fermo, e negli ultimi chilometri Pinot viene saltato da Alaphilippe e ripreso anche dal gruppo inseguitore. Con una condotta di corsa diversa avrebbe, forse, potuto finire sul podio oggi.
Domenico Pozzovivo 6,5
Lo scalatore lucano è autore di una prestazione generosa, nella quale prova diverse volte a fare la differenza in salita (tanto sul Civiglio quanto sul San Fermo), ma con scarsi risultati. E nulla può – al pari di tutti gli altri – nel momento in cui Nibali allunga e si invola verso il trionfo. Ma il quinto posto finale rappresenta comunque un ottimo risultato.
Fabio Aru 6,5
Aru dimostra qualche limite nella propria condizione sul Civiglio, quando non ha modo di rispondere all’attacco di Nibali, ma sul San Fermo è tra i più attivi. Non riuscendo tuttavia a seguire Alaphilippe, il sardo deve accontentarsi infine del sesto posto. Comunque una buona prestazione per il Cavaliere dei 4 mori, non esattamente un corridore da classiche.
Nairo Quintana 6
Un Quintana in buona condizione quello visto oggi al Lombardia. Il colombiano, mai protagonista nelle classiche, dimostra di poter lottare con i migliori in una corsa come questa, nella quale si nota tuttavia – ancora una volta – la sua scarsa inventiva. Un solo, timido accenno di allungo sulla salita del Civiglio, dopodiché si “limita” a seguire gli altri nel finale.
Rigoberto Uran 5
Il colombiano si presentava, dopo il successo di due giorni fa alla Milano-Torino (e il terzo posto conquistato la scorsa stagione in questa corsa), come il principale avversario di Vincenzo Nibali per questo Lombardia. Uran perde tuttavia l’attimo nel momento in cui lo Squalo attacca sul Civiglio, e il suo allungo in discesa risulta decisamente tardivo. Sull’ultima asperità dimostra poi di aver esaurito le energie, alzando definitivamente bandiera bianca.