Ciclismo

Tour de France 2024, pagelle quarta tappa: Pogacar devastante, avvisa tutti

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Foto JASPER JACOBS/Belga/Sipa USA

Tadej Pogacar avvisa tutti e con una prova d’autore si prende la vittoria della quarta tappa del Tour de France 2024 e vestirà nuovamente di giallo da domani. Lo sloveno avvisa tutti già nelle fasi embrionali di questa Grande Boucle, Vingegaard ed Evenepoel devono limitare i danni e cedono già secondi preziosi in classifica generale: il fuoriclasse della UAE Emirates vuole la doppietta Giro-Tour e non sembra intenzionato a risparmiarsi, ecco le pagelle della quarta tappa del Tour de France, la frazione con partenza da Pinerolo e arrivo a Valloire dopo 139.6 km.

LE PAGELLE DELLA QUARTA TAPPA

TADEJ POGACAR VOTO 10 E ci aggiungiamo la lode. Scatta al momento giusto, si accorge che Vingegaard tiene le sue ruote e allora dà gli strappi che servono per creare il gap, poi incrementato alla grande, fino a 35″ più abbuono, in discesa fino al traguardo. Un numero che dimostra lo strapotere dello sloveno, che non ha paura di tenere la maglia gialla sulle proprie spalle.

JOAO ALMEIDA VOTO 8 Al momento giusto fa un lavoro splendido per Pogacar, tira a tutta e non si risparmia, fino a consentire al compagno di scattare in faccia a Vingegaard. Il portoghese è davvero strabordante in salita e lo dimostra anche sul Galibier.

REMCO EVENEPOEL VOTO 7 Con il suo passo tiene bene e alla fine limita i danni. Ci si poteva aspettare un suo scatto per tenere a bada gli altri, invece deve pagare dazio nell’ultimo km della salita del Galibier, salvo poi sistemare parzialmente le cose in discesa.

JONAS VINGEGAARD VOTO 6.5 Ecco il primo scossone: il due volte vincitore delle altrettante ultime edizioni non tiene le ruote di Pogacar e allo scollinamento perde 8″, poi in discesa Tadej fa la differenza e Jonas deve cedere fino a 35″ più abbuono. Non di certo una frazione positiva per lui, ma si sa che la condizione non è e non può essere al meglio.

RICHARD CARAPAZ VOTO 5 Salta completamente sulle pendenze nemmeno più dure dell’ultima ascesa, con la maglia gialla addosso non proprio una bella giornata per l’ecuadoriano, che sale col suo passo e perde tantissimo.

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