Calcio

Duello Lukaku-Var, quasi 900 giorni di guerra: Belgio e Ucraina si giocano tutto a Stoccarda

Romelu Lukaku Belgio
Romelu Lukaku - Foto Bildbyran / IPA

Al Belgio basta un punto, ma vuole vincere perché ha l’imperativo categorico di arrivare al primo posto in un gruppo che in teoria doveva essere il più morbido possibile per i Diavoli Rossi con un’intera generazione all’ultimo ballo o quasi. All’Ucraina, quel punto, potrebbe non bastare: ed essere eliminata con 4 punti farebbe un male atroce. Basta solo questo a mettere in chiaro che di sicuro, questa, sarà partita vera: non si può mettere la mano sul fuoco su quello che nel frattempo accadrà a Lipsia, ma a Stoccarda vedremo un vero e proprio spareggio per arrivare forse persino primi nel girone, e soprattutto per evitare l’ultimo posto che vuol dire eliminazione. Con tutta probabilità, entrambe giocheranno con la consapevolezza che Slovacchia e Romania potrebbero lasciarsi andare alla tentazione di un biscotto con vista sugli ottavi, rinunciando alla possibilità di inseguire il primo posto per non scivolare all’ultimo. Una comfort zone che Belgio e Ucraina non possono avere. O meglio, che la squadra di Tedesco ha, ma che una big data alla vigilia di Euro 2024 come tra le papabili per le semifinali almeno, non può avere. Tra l’altro, non basterà semplicemente vincere, ma in caso di improbabile contemporaneo successo rumeno, bisognerà anche capire cosa dice la differenza reti. C’è anche un altro fattore a sparigliare le carte: chi arriva seconda nel gruppo E sfida la Francia, a sorpresa. E allora, ecco che ogni discorso viene a cadere.

Il Belgio fa i conti con il brutto ko dell’esordio contro la Slovacchia, al quale è stato posto provvisoriamente rimedio con il 2-0 convincente alla Romania. La differenza reti dice +1, dunque con una vittoria larga anche contro l’Ucraina dovrebbe arrivare il primo posto, a meno che la Slovacchia non batta la Romania. Dunque il destino non è esattamente nelle proprie mani, e il clamoroso rebus di questo gruppo E terrà tutti col fiato sospeso e con un orecchio all’altro campo. Così come thriller è il rapporto tra Romelu Lukaku e il Var: tre gol, tutti annullati, e così il bomber che nell’ultima stagione ha vestito la maglia della Roma è passato da essere potenzialmente il capocannoniere degli Europei a ritrovarsi fermo a quota zero.

L’Ucraina insegue un sogno e vuole regalare una soddisfazione ai propri tifosi: come detto, un punto potrebbe non bastare, dunque si giocherà per vincere, con la motivazione in più di proseguire nella favola di un paese in guerra che quasi 900 giorni dopo lo scoppio del conflitto prova a portare un po’ di normalità ai connazionali. Poi, c’è anche il discorso di campo: c’è qualità nei gialloblù, ma quel disastroso 3-0 contro la Romania all’esordio pesa. Il primo posto può arrivare in caso di vittoria contro il Belgio e mancata vittoria dei rumeni, il secondo posto è invece alla portata con una vittoria e il contemporaneo successo rumeno, infine per passare come terza ci sono due opzioni: un pareggio a Stoccarda e tutto fuorché il pari a Lipsia, oppure una sconfitta di misura e contemporaneo ko della Slovacchia, in modo tale da restarle davanti per scontri diretti e davanti anche all’Ungheria nel raffronto tra le terze. Non è certo tempo di calcoli, però: Belgio e Ucraina non ne faranno e una delle due, verosimilmente, uscirà con le ossa rotte e tornerà a casa anzitempo.

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