Serie A

Arbitro Colombo a Telelombardia: “Non mi aspettavo di dirigere il derby, contento di come è finita”

Andrea Colombo
Andrea Colombo arbitro - Foto Fabrizio Carabelli/IPA Sport

“Non mi aspettavo di poter dirigere il derby, che ogni arbitro sogna di dirigere, ho avuto una grande squadra in campo e al Var e sono stato contento poi di come è finita. Il derby lo ricorderò per sempre, andavo con papà a vedere le partite a San Siro e poi poter dirigere queste partite… Da ragazzino avevo una simpatia per una delle squadre, ma per esempio una delle ultime volte che l’ho guardata mi sono addormentato”. Lo ha detto l’arbitro internazionale Andrea Colombo in un’intervista a Telelombardia nelle quali ha sviscerato diversi temi riguardanti la propria carriera, il cui punto più alto è stato per l’appunto il derby dello scorso aprile: “Dieci ammonizioni in una sola partita in Roma-Napoli? Qualcosa non andò bene lì, ricordo un’ammonizione su Cristante totalmente errata, con un po’ di esperienza avrei fatto meglio. Nei primi 15 minuti qualche fallo si può gestire senza ammonizione, un tipo di fallo, e i calciatori lo sanno, può essere giallo nel finale e non a inizio partita, c’è una zona grigia. Devo riflettere, migliorare, ci sono tanti elementi”.

Un aneddoto legato alla famiglia Maldini: “Litigai con Daniel Maldini in una partita Primavera, sono stato molto impulsivo, quella partita fu una benedizione. Avevo risposto male, un calciatore può farlo, l’arbitro no. Ho chiesto scusa, sono stato fermo due mesi e poi è stato un grande piacere ritrovare Daniel e anche Paolo, con cui ebbi un bel confronto in una partita col Bologna”.

Sull’atteggiamento dei calciatori: “Chi non vuole giocare a calcio lo dimostra immediatamente coi propri atteggiamenti. Le proteste predeterminate? Bisogna agire per sedarle. Dall’altra se ci sono proteste che nascono da nostri errori allora è un problema nostro. Essendo stato un calciatore io stesso, so bene che non ci si può fidare di un calciatore, perché vuol vincere”.

Uno dei principali errori nella sua stagione è il rosso non dato a Berardi per il brutto fallo su Bremer in Sassuolo-Juventus: “Rosso non dato a Berardi su Bremer? Potevo fare meglio io. Fabbri è un grande Var, è un episodio complesso. Il Var è serio, pensava di essere in una situazione grigia e ha fatto il silent check. Se si fosse fidato del suo istinto sarebbe stata presa la decisione migliore”.

Infine, sul rapporto e intuito e sull’aiuto che offre il Var: “In Serie A se fischi solo ciò che vedi fai solo errori. Devi essere bravo a decidere cose che intuisci col tuo cervello. Però di certo non si può estrarre un rosso per una cosa non vista. Andare al Var mi permette di salutare mia figlia e andare a dormire sereno, non è assolutamente un problema”.

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