Calcio

Cristiano Ronaldo ha vent’anni in più di Guler e Yildiz: Turchia-Portogallo scontro generazionale con vista sugli ottavi

Cristiano Ronaldo, Portogallo
Cristiano Ronaldo, Portogallo - Foto MATHIAS BERGELD/Bildbyran/Sipa USA

Turchia e Portogallo in campo a Dortmund per una vittoria che vale gli ottavi, forse persino da prima nel girone in base al risultato tra Georgia e Repubblica Ceca. Il gruppo F si chiude con lo scontro diretto tra le due prime della classe dopo l’esordio che però non è stato, per un motivo o per un altro, dei più convincenti. La Turchia ha vinto, per 3-1, ma ha rischiato di pareggiarla nel recupero contro la matricola Georgia, mentre il Portogallo, pur dominando dal punto di vista del gioco, ha dovuto ricorrere al baby Conceicao, figlio d’arte, per risolverla nel recupero e rimontare una Repubblica Ceca chiusa e in vena di regali sul più bello.

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Montella e Martinez, a ogni modo, si godono i tre punti e sanno di essere vicini agli ottavi: servono però tre punti per chiudere la pratica con un turno di anticipo ed evitare brutte sorpresa. Tra gli anatolici e i lusitani, allora, ecco che scatta il più classico degli scontri generazionali. Due paesi di fatto agli antipodi dell’Europa, il Portogallo a estremo ovest, la Turchia decisamente a est, agli antipodi sono anche le stelle dell’una e dell’altra. La Turchia ha schierato dal 1′ i baby Arda Guler e Kenan Yildiz, e soprattutto il primo ha ripagato il suo ct con un gol meraviglioso. Se il talento del Real Madrid avrà recuperato da un piccolo acciacco, i due verranno riproposti al cospetto di Cristiano Ronaldo, che di anni ne ha 39 e non vuole smettere di stupire, di segnare, di trascinare un popolo che nell’ultimo decennio sa di poter affidarsi anche su tanti altri giocatori di indubbio talento. In sostanza, ci sono vent’anni di differenza e balla una generazione piena tra i due 19enni e CR7, giunto al sesto Europeo e pronto a nuovi record. Uno in particolare: ha già segnato contro altre 47 nazionali nella sua immensa carriera, non c’è mai riuscito contro i turchi. C’è però anche un altro duello, da non sottovalutare: da una parte Leao, che deve farsi perdonare un’ora sottotono pochi giorni fa, dall’altra Calhanoglu, è già derby tra Milan e Inter e siamo appena a giugno, all’Europeo e in palio ci sono gli ottavi.

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