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Mbappé tiene col fiato sospeso una Francia non convincente: con l’Olanda in palio gli ottavi

Kylian Mbappé maschera
Kylian Mbappé maschera, Francia - Foto KOEN VAN WEEL /ANP/Sipa USA

Kylian Mbappé tiene col fiato sospeso una Francia che è apparsa tutto fuorché convincente contro l’Austria e che nella sfida decisiva con l’Olanda, che vale gli ottavi di finale e anche il primo posto nel girone, potrebbe essere costretta a rinunciare al proprio fuoriclasse. Il numero 10 si è rotto il naso lunedì sera, ma ha tanta voglia di trascinare il suo popolo, anche se non al meglio: i medici, però, potrebbero consigliare prudenza e Deschamps non vuole certo schierare il pezzo più pregiato a propria disposizione se c’è il rischio di perderlo per le partite dell’eliminazione diretta. Anche perché, i transalpini hanno un così ampio ventaglio di possibili sostituti e una panchina che se schierata può tranquillamente arrivare in semifinale in questi Europei, che il problema dell’assenza di Mbappé, se limitata a una sola partita, è in realtà un falso problema.

Il ct riflette e probabilmente, qualora davvero il nuovo acquisto del Real Madrid dovesse alzare bandiera bianca, potrebbe tornare in auge l’opzione Giroud, che se è al meglio resta uno dei punti fermi dell’ultimo decennio della Francia, spesso da protagonista nei grandi tornei. In tal caso, l’ex milanista farà coppia con l’interista Thuram, lui dirottato però sulla fascia. In caso contrario, c’è Kolo Muani per provare a dimenticare l’incubo del 120′ con l’Argentina. E poi, persino Griezmann potrebbe tornare a giocare da attaccante centrale anziché in mezzo al campo all’occorrenza: non sarà certo la possibile assenza di Mbappé a mettere in crisi la Francia, che però contro l’Austria ha vinto quasi per caso, con un autogol, rischiando più volte di prendere gol contro l’Austria.

L’Olanda è partita con una vittoria, sofferta anche quella, contro la Polonia, ma di sicuro si respira un buon clima tra i ragazzi di Koeman. All’esordio ha steccato il talentuoso Xavi Simons, Gakpo ha fatto il suo, mentre l’uomo della provvidenza, come spesso capita, è stato Wout Weghorst, il lungagnone che all’occorrenza scardina le difese nei finali di partita, il piano B che regala il gol vittoria agli oranje se il bel gioco non aveva fino a quel punto pagato i dividendi. In terra olandese, però, tutti si aspettano un salto di qualità rispetto all’esordio: l’Olanda resta una delle possibili outisder per la vittoria di questo Europeo e vuole provare a far più strada possibile, per farlo però, in primo luogo, c’è la necessità di trovare l’undici tipo su cui puntare, che è un po’ quello che sta mancando da un po’ di anni a questa parte.

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