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Ucraina, clima pesante e possesso sterile: Rebrov riparte da Sudakov

Serhiy Rebrov Ucraina
Serhiy Rebrov - Foto LiveMedia/Joris Verwijst/DPPI

La fotografia della situazione nel ritiro della Nazionale dell’Ucraina ad Euro 2024 l’ha scattata pochi giorni fa la BILD. Secondo il quotidiano tedesco, dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro la Romania, i calciatori ucraini avrebbero chiesto al Ct Sergiy Rebrov di rimanere fuori dallo spogliatoio. Un modo per favorire il dialogo interno e responsabilizzarsi, più che un tentativo di ammutinamento, ma di fatto il clima è pesante. L’Ucraina non potrà arrivare nelle prime due posizioni se perde contro la Slovacchia e il Belgio non batte la Romania. Di fronte c’è la nazionale di Francesco Calzona, reduce dall’exploit all’esordio contro Lukaku e compagni, battuti 1-0. In otto precedenti tra le due selezioni, finora ci sono state due vittorie per la Slovacchia e tre per l’Ucraina, con tre pareggi. Un punto però agli uomini di Rebrov servirebbe a poco e il Ct sembra intenzionato a non stravolgere la filosofia di gioco che ha accompagnato in questi anni la sua nazionale.

Ora dovrà vedersela con una Slovacchia che sembra essere a suo agio contro squadre palleggiatrici: il Belgio ha fatto registrare un possesso del 56%, ma Skriniar e compagni hanno dimostrato di avere le idee chiare sia in fase difensiva, sia nella manovra verticale grazie anche alle geometrie di un Lobotka già in evidenza. L’Ucraina al contrario ha mostrato un palleggio sterile (media del 66% secondo i dati UEFA): addirittura 533 i passaggi completati contro la Romania, che invece ne ha fatti registrare solamente 182. Dennis Man e compagni però sono riusciti a dosare benissimo il pressing, alternando fasi di aggressione totale a momenti di stasi. Al resto ha pensato l’imprecisione degli uomini di Rebrov e la sterilità offensiva delle stelle: Lunin è responsabile di due gol su tre, mentre i due centrali, Zabarnyi e Matviyenko sono stati poco coraggiosi palla al piede nell’impostazione dal basso (eloquente il retropassaggio a Lunin nell’azione dell’1-0 di Stanciu). Male anche Dovbyk, Tsygankov e Mudryk. L’unica nota positiva è stata Sudakov: il più vivace nelle giocate, il più coraggioso e lucido palla al piede. Classe 2002, viene da una stagione in doppia cifra con la maglia dello Shakhtar. Con Mudryk e Tsygankov sottotono, l’Ucraina per restare aggrappata alle speranze di qualificazione dovrà ripartire dal suo fantasista meno quotato.

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