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Sinner mette nel mirino i quarti ad Halle: Marozsan non fa paura, ma non va sottovalutato

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Irina R Hipolito/DPPI/IPA Sport 2

La vendetta è un piatto che va servito freddo, ma quella di Jannik Sinner potrebbe essere persino ghiacciata. Il suo ultimo (e unico) confronto con Fabian Marozsan risale infatti al torneo ITF di Sharm El Sheikh (in Egitto) del gennaio del 2018, quando l’ungherese s’impose con il punteggio di 4-6 6-2 6-1. I due si ritroveranno ad Halle per il match di secondo turno ma ovviamente sarà tutto diverso perché, a distanza di sei anni, Sinner è diventato numero uno al mondo e partirà ampiamente favorito.

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Ovviamente parlare di “vendetta” è un’iperbole visto che verosimilmente Jannik non starà a ricordare il precedente di Sharm, anzi scenderà in campo consapevole che se giocherà il suo miglior tennis per l’avversario non ci sarà nulla da fare. Fatto sta che il bilancio è di 0-1 (0-0 per l’Atp, che non prende in considerazione i tornei minori) e l’azzurro potrà unire l’utile al dilettevole. L’obiettivo principale resta quello di raggiungere i quarti di finale sull’erba in Germania per il secondo anno consecutivo e ottenere un’altra vittoria da numero uno al mondo.

Il classe 2001 è reduce da un esordio tutt’altro che agevole visto che ha impiegato tre set per superare in rimonta Tallon Griekspoor, diventato ormai una sorta di vittima sacrificale (5-0 in favore di Sinner il bilancio). C’è da dire però che Jannik non è mai apparso in difficoltà e, anche dopo aver perso il primo set, era sempre lui ad avere in mano il pallino del gioco e a fare la partita.

Sono serviti tre set anche a Marozsan per sconfiggere contro pronostico il russo Safiullin e conquistare la prima vittoria in carriera sull’erba a livello Atp (gli unici altri successi erano arrivati lo scorso anno nelle qualificazioni a Wimbledon). L’ungherese ha avuto un giorno di riposo in più, ma sarà chiamato ad un’impresa per battere il numero uno al mondo.

Parlare di impegno di routine non sarebbe corretto perché si tratta pur sempre di uno dei primi match stagionali su una nuova superficie ed è possibile che Sinner debba ancora adattarsi al meglio e “prendere le misure”. Detto ciò, Marozsan dovrebbe fare la partita della vita per tentare di avere chance. Non va dimenticato infatti che Sinner lo scorso anno ha raggiunto la semifinale a Wimbledon e l’anno prima aveva battuto Alcaraz (che dodici mesi dopo ha poi trionfato sui prati londinesi). Oltre ad essere in vetta al ranking, Jannik se la cava dunque più che bene sul verde e scenderà in campo con i favori del pronostico (una vittoria di Marozsan paga tra le 8 e le 10 volte la posta).

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