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Euro 2024, la Slovenia vuole continuare a sognare. Per la Serbia è già dentro o fuori

Dusan Vlahovic Serbia
Dusan Vlahovic - Foto ddp / IPA

Euro 2024 inizia ad entrare nel vivo con le partite della seconda giornata della fase a gironi, che già potrebbero sancire i primi verdetti in vista degli ottavi di finale. Ad aprire il giovedì della rassegna continentale sarà la sfida del gruppo C tra Slovenia e Serbia, due squadre che arrivano a questo appuntamento con umori completamente opposti, considerando i risultati ottenuti nella prima giornata.

La Nazionale guidata da Matjaz Kek è reduce da un buon pareggio acciuffato nel finale contro la Danimarca che, al termine del primo giro di gare, l’ha resa la migliore delle terze in classifica dei sei gironi. Attualmente, dunque, la Slovenia raggiungerebbe una storica qualificazione agli ottavi di finale e per questo motivo non ha alcuna intenzione di smettere di sognare: l’obiettivo è portare a casa i tre punti in uno scontro diretto e staccare il pass per il turno successivo.

Qualora accadesse, sarebbe la prima volta che la Slovenia supererebbe il primo turno della manifestazione continentale. Josip Ilicic e compagni, infatti, nell’unica precedente partecipazione agli Europei datata 2000 non riuscirono ad andare oltre la fase a gironi. All’epoca chiusero il gruppo D all’ultimo posto con soli due punti, alle spalle di Spagna, Jugoslavia e Norvegia.

Proprio nello stesso raggruppamento degli Europei del 2000, insieme alla Slovenia, c’era la Jugoslavia, prima della sua scissione che, tra le altre, diede vita anche alla Serbia. Sotto una diversa denominazione, dunque, quella di ventiquattro anni fa è stata l’altra unica presenza in un Europeo dei serbi, che superarono il girone e si fermarono ai quarti di finale, dove vennero sconfitti dall’Olanda con un netto 6-1.

A distanza di oltre venti anni, dunque, la Serbia della nuova generazione di talenti vuole finalmente sbocciare in autonomia, riscattando la sconfitta subita all’esordio contro l’Inghilterra. Per Dusan Vlahovic e compagni questa sarà già una partita da dentro o fuori, poiché un’eventuale sconfitta segnerebbe quasi definitivamente il destino della squadra. L’unico risultato a disposizione sarà, quindi, la vittoria per una formazione che avrebbe ancora tanto da dire nella competizione.

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