A poco più di un mese dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024, si parla già dei possibili “Giochi più caldi mai registrati“. A dirlo è stata Emma Pocock, amministratore delegato di FrontRunners, spiegando come i Giochi Olimpici di Parigi abbiano “il potenziale per superare il record di calore di Tokyo” e citando il rapporto “Rings of Fire: Heat Risks at the 2024 Paris Olympics”, che ricorda come in Giappone gli “atleti vomitavano e svenivano al traguardo, le sedie a rotelle erano schierate per portare gli atleti lontano dalle arene bruciate dal sole“.
Si tratta di un timore fondato, sia perché a livello di riscaldamento globale non sono stati registrati particolari progressi da Tokyo 2020 in poi, sia perché Météo France ha già previsto condizioni più calde del normale da maggio a luglio in tutto il Paese. Di conseguenza, con temperature più elevate e condizioni di caldo estremo, gli atleti non potranno competere al meglio ma soprattutto correranno dei rischi per la salute. Già tre anni fa a Tokyo, il tennista Daniil Medvedev suggerì di far iniziare la partite nel tardo pomeriggio per far fronte soprattutto all’umidità. Stavolta, il marciatore australiano Rhydian Cowley ha dichiarato: “Il caldo estremo durante le competizioni può minacciare la vita degli atleti, è un killer silenzioso“.