Il 12 giugno 2021 è una data che Christian Eriksen non dimenticherà mai. E il 16 giugno 2024 diventa inevitabilmente una delle più felici. Segnare in un Europeo è sempre speciale, ma farlo tre anni dopo un arresto cardiaco in campo è qualcosa che sprigiona vita e che può essere da ispirazione per tante persone. Minuto 17 di Slovenia-Danimarca (1-1 il risultato finale), gara della prima giornata di Euro 2024. Il centrocampista del Manchester United segna l’1-0 e lo fa con la semplicità del campione: stoppa col petto e calcia in rete col destro. Tempi d’inserimento, qualità nel controllo, precisione nel tiro: c’è tutto Eriksen nella rete che ha permesso ai danesi di passare in vantaggio a Stoccarda. Merito del colpo di tacco pregevole di Jonas Wind. C’era anche lui in campo il 12 giugno 2021. Il gelo al Parken di Copenaghen l’ha vissuto da pochi metri, come tutti i suoi compagni. Al minuto 43 Eriksen si accascia vicino alla linea laterale e tutti capiscono che è qualcosa di grave. Kjaer e gli altri in cerchio difendono la sua privacy, lo stadio in silenzio facilita i soccorsi e il messaggio cardiaco dei medici.
“Christian se n’era andato, praticamente era morto… Era in arresto cardiaco. Non so come abbiamo fatto a rimetterlo al mondo, è successo tutto in maniera così veloce”, rivelerà in seguito Morten Boesen, responsabile medico della Danimarca. Un defibrillatore cardiaco sottocutaneo gli permette di tornare a giocare, ma non all’Inter, non in Italia dove le misure sull’idoneità sono più stringenti. Firma per il Brentford. Poi col Manchester United. E soprattutto torna a giocare in nazionale. Da quel 12 giugno 2021 sono ventidue le presenze accumulate da Eriksen con la Danimarca. E pensare che lo scorso marzo qualcuno in patria criticò persino la sua convocazione. “Non è più il Christian Eriksen che tutti conosciamo”, aveva detto l’ex Real Madrid Thomas Gravesen. “Eriksen è ancora un giocatore fantastico e ha esperienza”, ha invece risposto il vice Ct Morten Wieghorst. Un pronostico azzeccato in pieno. Un’altra magia in campo che stavolta sembra essere la chiusura del cerchio.