Nazionali

Inno Albania: parole e storia

Tifosi ALbania
Tifosi Albania - Bildbyran / IPA

Oltre al ‘Canto degli Italiani’ di Goffredo Mameli, il Westfalenstadion canterà oggi l’Himni i Flamurit, l’inno nazionale albanese. Scritto dal poeta albanese Aleksander Stavre, sulle note della sinfonia composta da Ciprian Porumbescu, il testo dell’inno fu pubblicato per la prima volta, in forma di poesia, nel 1912. L’inno accompagnò l’alzabandiera in occasione della Dichiarazione di indipendenza albanese a Valona il 28 novembre 1912. Infatti il testo è un tutt’uno con la bandiera albanese. Un vero e proprio canto d’amore per l’aquila nera a due teste posta al centro dello stendardo rosso.

LA TRADUZIONE DEL TESTO

Intorno alla bandiera congiunti
con un comune desiderio e scopo,
tutti ad essa giurando
di combattere per la nostra salvezza.

Dalla guerra si allontana
Solo chi è nato traditore
Chi è uomo non ha timore,
ma muore, muore come un martire.

Le armi terremo nelle nostre mani
Per proteggere la patria in ogni angolo,
I nostri diritti non li dividiamo,
I nemici qui non hanno posto.

Perché Dio stesso ha affermato,
Che le nazioni svaniscono sulla terra,
Ma l’Albania continuerà a vivere,
Poiché è per lei, per lei che lottiamo.

O bandiera, bandiera, simbolo sacro,
su di te giuriamo qui
per l’Albania, la patria cara,
per l’onore e la gloria tua.

Uomo coraggioso si chiama e si onora
della patria chi è il mattatore.
Per sempre egli sarà ricordato
sopra, e sotto la terra come un santo

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