Sarà derby azzurro a Stoccarda, dove appena per la seconda volta in carriera si affronteranno Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Il loro unico confronto risale al torneo di Napoli del 2022, quando il tennista carrarino s’impose in due set nella finale sul veloce e conquistò il titolo in Campania. Stavolta i ruoli si ribaltano visto che tutto lascia pensare ad un successo del tennista romano, che ha decisamente più esperienza su una superficie come l’erba ed un gioco che vi si adatta meglio. Guai però a sottovalutare Musetti, che in questa settimana si è scoperto erbivoro, raggiungendo la prima semifinale in carriera sul verde e addirittura la prima a livello Atp dallo scorso settembre. Si prospetta dunque un derby avvincente e con un’altissima posta in palio visto che il vincitore approderà in finale. Per Berrettini sarebbe la sesta in carriera (bilancio di 4-1) e vorrebbe dire ritorno in top 10, mentre per Lorenzo sarebbe la prima (e verrebbe da pensare non l’ultima).
In questi giorni qualcuno ha paragonato Berrettini a Michael Bublé, cantante canadese noto per tornare alla ribalta nel periodo natalizio. Per Matteo in parte è così visto che a prescindere da come vada la prima parte di stagione, è sull’erba che si esprime al meglio e riesce a lasciare il segno. L’ha dimostrato subito a Stoccarda, raggiungendo la semifinale in bellezza. Dopo l’esordio sofferto con un osso duro come Safiullin, l’azzurro ha regolato in due set Shapovalov e Duckworth, confermando di essere uno dei migliori al mondo su questa superficie. La strada per Wimbledon è ancora lunga, ma Berrettini ha dimostrato di essere eccome sul pezzo. E chissà che non possa arrivare il tris a Stoccarda, torneo con il quale ha evidentemente un feeling speciale.
Percorso molto diverso per Musetti, che ha debuttato con un successo sofferto ai danni del bombardiere Mpetshi Perricard, autore di 21 aces ma sconfitto in due tie-break. Poi la vittoria in rimonta contro il beniamino di casa Koepfer dopo quasi tre ore di gioco e infine il successo contro Bublik, che si è ritirato a inizio terzo set. Una semifinale inaspettata visto che l’erba non è la superficie preferita di Lorenzo, peraltro reduce da alcuni mesi (l’intera stagione, a dir la verità) non particolarmente entusiasmante. C’è da dire però che il suo Roland Garros era stato positivo ed ha lasciato Parigi con sensazioni positive, nonostante la sconfitta al quinto contro Djokovic. Ottime notizie dunque anche in vista di Wimbledon e delle Olimpiadi, che si disputano su una superficie diversa ma alle quali è molto importante arrivare in fiducia.
“Berrettini? È bello rivederlo nel tour dopo tutti gli infortuni, ci siamo allenati più volte insieme questa settimana e abbiamo condiviso bei momenti insieme” ha dichiarato Musetti. Aggiungiamo che è bello rivedere entrambi ad alti livelli e la speranza è che quello di Stoccarda sia il secondo di tanti confronti.