Se un italiano pensa a Gigi Buffon e a Dortmund in maniera separata forse non succede un granché, ma se le due cose sono lette una dietro l’altra, la mente non può che andare alla notte del 4 luglio 2006, a quella semifinale del Mondiale vinta in Germania, contro la Germania. “Una vittoria epocale, che non verrà scalfita da nulla”, come l’ha definita lo stesso Buffon, oggi capodelegazione della Nazionale, in un’intervista su Vivo Azzurro TV, la piattaforma ufficiale della Figc.
Questo però non è l’unico bel ricordo che lega l’ex numero uno della Nazionale al Westfalenstadion, dove domani sera inizierà l’avventura dell’Italia a Euro 2024 contro l’Albania: “Ci ho giocato con il Parma in Champions League e parai due rigori (stagione 1997-98, 2-0 per i tedeschi, ndr), e ci ho giocato e vinto anche con la Juventus (3-0 nel marzo 2015, ndr). Uno stadio complicato, dove la presenza del pubblico si fa sentire e la tensione è superiore alla media. Ma sono dei brividi e delle emozioni che vale la pena vivere”, racconta Buffon.
Per Gigi, dopo anni da protagonista in campo, ora è una vigilia diversa e lui stesso lo fa notare: “Particolare, era da parecchi mesi che non provavo questo tipo di sensazione. Man mano che l’evento così importante si avvicina sale l’adrenalina, e quindi immagino sia una reazione del mio corpo rispetto ai 30 anni che ho vissuto a questi livelli. Il mio ruolo? Cerco di dare il mio contributo alla causa: a seconda di cosa percepisco un giocatore possa vivere, cerco di dargli qualcosa in più per fargli superare un momento di difficoltà o gestire un momento di particolare entusiasmo”.
Da Buffon anche un augurio ai 26 protagonisti dell’avventura azzurra: “Spero che i ragazzi possano divertirsi, perché quando invecchi capisci la fortuna che hai avuto nell’essere protagonista e vivere questi eventi. E poi di dimostrare quello che hanno dimostrato in questi 10 mesi: sono ragazzi seri che hanno a cuore le sorti della Nazionale, e che individualmente hanno valori tecnici e morali di grande livello. Se hanno la spensieratezza di poterli esprimere, faremo un Europeo da protagonisti”.