Serie A

Como, Fabregas: “Non abbiamo i soldi per certi giocatori, serve intelligenza nel mercato”

Cesc Fabregas
Cesc Fabregas - Foto Luca Diliberto / IPA Sport / IPA

Il tecnico in seconda e azionista del Como – promosso in Serie A – Cesc Fabregas parla dal palco della Milano Football Week organizzata dalla Gazzetta dello Sport: “Non abbiamo vinto il campionato, quando abbiamo preso la squadra era l’obiettivo numero uno. Alla fine, dopo Cittadella, c’è stato un momento in cui pensavo potessimo arrivarci. Però è vero che il Parma ha fatto qualcosa di straordinario e siamo orgogliosi di questa promozione storica”. Patentino ottenuto, Fabregas è allenatore a tutti gli effetti: “Sì, ho fatto il percorso in Inghilterra e ora lo completo qui. In Italia ci sono tantissimi allenatori che hanno fatto la storia, è un piacere imparare da loro. La mia idea è sentire il parere di tutti, parlare di calcio e far sentire tutti liberi, poi la scelta finale la prendo io ma mi piace parlare di famiglia”. La Serie B si è dimostrato un campionato equilibrato: “L’obiettivo era preparare la partita nella maniera più completa, a seconda dell’avversario. Io vedo il calcio così, penso sia stata la cosa più bella che abbiamo fatto e credo la squadra sia cresciuta tantissimo durante la stagione”. Il Como oltre al campo: “Il turismo è un aspetto importante, per la città e per la comunità. La società sta facendo un lavoro incredibile, non solo nel calcio: è una proprietà molto seria, che vuole andare avanti step by step. Forse siamo arrivati in A prima del previsto, ma vogliamo lavorare bene e piano piano: quando sono arrivato come allenatore non avevamo un centro sportivo e piano piano lo stiamo facendo di qualità. Lo stadio penso diventerà il miglior stadio d’Europa, è importante perseguire una crescita ragionata”. In questo mercato in cui vengono citati anche Ramos e Modric, come ci si orienta? “Aspettiamo come andrà il mercato, ma non abbiamo soldi per prendere certi giocatori. Dobbiamo fare le cose in maniera intelligente, fare la scelta giusta su ogni posizione, senza pensare al nome o al marketing. Siamo seri, la società mi conosce e il direttore la pensa come me. Siamo qui per affrontare ogni partita con la mentalità di vincere”.

 

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