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Sesto celebra il ritorno di Jannik Sinner: “Andare via scelta non facile, ma porto nel cuore gli amici veri”

Sinner a Sesto
Sinner a Sesto - Foto Sportface

Sinner per Sesto, Sesto per Sinner. Da domani sarà al lavoro per la stagione su erba, ma il nuovo numero uno del tennis mondiale non ha negato la sua presenza nel paese della sua infanzia, dov’è stato accolto dall’intera popolazione che ha festeggiato tutti i successi degli ultimi mesi, dalla Davis di autunno scorso fino al primato nel ranking appena conquistato.

La giornata di Jannik è iniziata alle 14 davanti al Municipio, anche se già dalla mattina una folla di curiosi si era raccolta all’esterno dell’abitazione dei genitori. Poi, appena dopo ora di pranzo, l’appuntamento sotto la sede del Comune, dov’è stato accolto dalle istituzioni locali. Presenti il sindaco di Sesto, Thomas Summerer, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher e l’assessore provinciale allo sport, Peter Brunner. Sinner ha firmato il libro d’oro del Comune, acclamato da una folla di appassionati giunta da diverse parti d’Italia.

Ma il momento più emozionante per il numero uno del mondo è arrivato senza dubbio dopo, quando si è spostato rapidamente ai campi da tennis dell’infanzia, per incontrare centinaia di bambini della zona. “Sono felice di connettermi con i bambini. Spero che questa giornata abbia un ritorno positivo per tutto il paese. Ripenso al giorno in cui ho lasciato Sesto per Bordighera, era una scelta non semplice. Ho lasciato non soltanto la famiglia, ma soprattutto gli amici, anche se quelli veri sono rimasti sempre nel mio cuore e resteranno lì”.

Non mancano parole di stima per Novak Djokovic, che dopo l’infortunio e l’operazione al menisco ha dovuto cedere a Sinner la prima posizione del ranking: “Quando si è ritirato Nole mi è dispiaciuto. E’ una persona importante nel nostro sport, si percepisce l’assenza di un giocatore di questo calibro”. Poi, in vista degli impegni sull’erba: “L’anno scorso i risultati sull’erba mi hanno dato fiducia, ho fatto semifinale a Wimbledon. Quest’anno partiremo da un 500, Halle. Ci saranno ottimi giocatori e spero di iniziare bene”.

Se Sinner è entrato così rapidamente nel cuore degli italiani non è solo per i risultati: “Jannik è speciale non solo per come si comporta in campo, ma anche fuori. Un esempio? Guardate come mi ha tenuto l’ombrello oggi”, scherza Kompatscher. Il riferimento a una scena di poco prima, che ha visto il tennista reggere l’ombrello per coprire il presidente della Provincia mentre firmava il Libro d’Oro. Per Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, Sinner è invece “il vostro Gigi Riva”, come ha detto rivolgendosi alla popolazione e le istituzioni altoatesine. “Cinquant’anni fa, Riva ha fatto diventare noi sardi migliori di come eravamo. Jannik sarà per questo territorio un’occasione di crescita sociale ed economica – afferma, per poi parlare del Sinner tennista -. Se è diventato numero uno, il merito principale è dei valori che gli hanno insegnato i genitori”.

La giornata si è conclusa con mezz’ora di foto di gruppo con tutti i bambini presenti. Sinner ha aspettato che la lunga fila di piccoli appassionati si esaurisse per scendere dal palco. Nessuno dei presenti è rimasto deluso, perché anche da numero uno Sinner è “lo stesso di sempre, come mi vedete voi”, come ha detto poco dopo a margine. Poi subito in macchina con il padre Hanspeter direzione Austria, da cui volerà verso Roma. E da domani di nuovo al lavoro.

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