Con l’Italia già a 15 medaglie (7 ori, 5 argenti e 3 bronzi), la mattinata del day 4 degli Europei di atletica di Roma (caratterizzata dalla presenze di tre big del calibro di Armand Duplantis, Jakob Ingebrigtsen e Femke Bol) è entrata nel vivo con l’exploit di Alessandro Sibilio che si prende la scena nei 400 ostacoli e stacca il biglietto per la finale di domani (ore 21.05) con un incredibile 48.07 nella terza semifinale, che vale il secondo tempo in carriera dopo il 47.93 della semifinale olimpica di tre anni fa a Tokyo. “Non avevo mai gareggiato a Roma, sapevo di dover partire forte, qualche errorino l’ho fatto. Non voglio dire quale sia l’obiettivo della finale, ma domani potremo divertirci. Gli infortuni delle ultime stagioni? Ho voluto a tutti i costi tornare a questo livello, la mia testa non mollerà mai”, ha detto a Rai Sport l’azzurro che ha margine per migliorarsi. Fuori Mario Lambrughi che nella semifinale di Karsten Warholm (48.75) chiude sesto in 50.03, mentre Giacomo Bertoncelli trova un 49.83, diciannovesimo tempo complessivo. Può esultare Ayomide Folorunso nella gara femminile. L’azzurra subisce il sorpasso della britannica Lina Nielsen nel tratto finale e chiude al terzo posto la prima batteria, con un 54.52 che vale comunque il primo tempo di ripescaggio e il quarto complessivo. Eliminazione con il personale per Alice Muraro (54.73, prima delle escluse) e Linda Olivieri (54.99). Primo posto di qualificazione per la fuoriclasse Femke Bol, che chiude la seconda batteria in 54.16.
Mattinata dai sorrisi (e anche un po’ di emozione) per gli azzurri dei 1500m maschili. Merito del primatista italiano Pietro Arese, di Federico Riva e di Ossama Meslek. E se il primo, nella serie inaugurale, si piazza al secondo posto con il tempo di 3:44.09, gli altri due fanno bella figura nella batteria del campione olimpico in carica Jakob Ingebrigtsen, che si aggiudica il primo tempo complessivo (3:37.65) con Riva secondo (3:37.75) e Meslek quarto (3:38.41). E alla fine Riva è quasi commosso: “Sono in questo stadio ogni due settimane (a seguire la Roma, ndr), qui è venuta talmente tanta gente a vedermi che faccio fatica a non emozionarmi. Mi sono imposto di correre davanti, è stata un’ottima batteria”. Bene anche Irene Siragusa, che accede alla semifinale nei 200m donne dove raggiunge l’altra italiana, già qualificata, Dalia Kaddari. “Ho dormito pochissimo per le medaglie degli altri e per l’emozione. Ho gareggiato qui 16 anni fa per un campionato italiano cadetti, tornarci per un Europeo è bellissimo”, le parole di Siragusa che ha trovato il terzo posto in batteria con il tempo di 23.12 (il sesto complessivo).
Giornata storta negli 800 femminili per Eloisa Coiro ed Elena Bellò, entrambe eliminate alle porte della semifinale. Nella seconda batteria vinta dalla britannica campionessa in carica Keely Hodgkinson, Coiro chiude al terzo posto, ma il 2:02.86 non basta per il ripescaggio visto che tre ‘q’ minuscole su quattro fanno la loro comparsa nella velocissima quarta batteria, vinta da Majtie Kolberg, che va al penultimo atto con il miglior tempo complessivo (2:00.23). Settima posizione nella terza batteria per Elena Bellò che chiude con 2:02.75: “Rivedrò la gara per capire cosa sia successo nel finale, gli allenamenti dicevano ben altro. Quest’Europeo era un’occasione”, il suo commento. Eliminazione per Federica Botter nel giavellotto. L’azzurra si ferma a 52,99 che non basta per la qualificazione (22esima misura complessiva, l’ultima a entrare è 57,71). Il miglior lancio è della norvegese Marie-Therese Obst con 61,45. Nell’asta Simone Bertelli e Claudio Stecchi si sono fermati a 5.25. Nel decathlon, dopo i 100m, il salto in lungo e il getto del peso, Dario Dester e Lorenzo Naidon sono rispettivamente 19esimo e 24esimo in classifica.