La Ferrari sbaglia, forse per la prima volta in modo grossolano in questa stagione, e improvvisamente si passa dalle stelle di Montecarlo alle stalle del Canada, dove a Montreal troviamo Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente, in undicesima e dodicesima posizione, e in sesta fila. Una delusione, un disastro, e tutti gli altri aggettivi affini: il Cavallino paga in modo durissimo i propri errori e seppur di un soffio trova una doppia eliminazione al Q2 che fa male, soprattutto perché è figlia di un azzardo che non ha pagato e che non avrebbe mai potuto pagare su una pista in costante evoluzione nel finale. Due erano le opzioni: montare un nuovo treno di gomme soft nuove e passare il taglio sacrificando leggermente il Q3, oppure come fatto da altri team, scendere in pista per un solo tentativo da fare nell’ultimo minuto del Q2, in modo tale da sfruttare le migliori condizioni di pista. E’ vero, la pioggia era uno spauracchio, ma la via scelta dalla scuderia di Maranello è la peggiore: in pista presto e senza montare le soft nuove, un suicidio in queste qualifiche, anche se per fortuna su una delle piste in cui la track position solitamente conta meno: si può superare, ci sono poche curve, e soprattutto tra maltempo e quant’altro da queste parti ne succedono sempre di tutti i colori. Quello rosso, però, è davvero opaco al sabato: quasi un auto-sabotaggio di cui non si sentiva il bisogno.
La pole va a George Russell, la seconda in carriera, la prima a distanza di 39 weekend dalla precedente. Si è sbloccato il talentuoso britannico di una Mercedes che è tornata più solida e più veloce, anche se Lewis Hamilton, dopo aver messo tutti in riga nel Q2 e aver mostrato un gran potenziale, si è smarrito nel Q3 trovando solo il settimo tempo. Il suo compagno, invece, è davanti a tutti, anche se col brivido: di fatto, batte sul tempo, nel senso che è stato più precoce e non più veloce, Max Verstappen, che stampa lo stesso crono, ma con il giro chiuso dopo rispetto a Russell, che dunque come da regolamento si prende la pole e relega l’olandese a una prima fila che comunque lo posiziona in vetta ai pronostici. Occhio alle spalle alle sempre affamate McLaren: Norris terzo e Piastri quarto, sono pronti a sfruttare gli eventuali errori di chi sta davanti, e la vettura arancione ha un grande potenziale, messo in mostra anche in queste qualifiche.