Il futuro del tennis non è mai stato così presente. Oggi al Roland Garros andrà in scena una semifinale di livello altissimo, quella tra i prossimi numero uno e numero due al mondo, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Che fossero i due giovani più promettenti del circuito lo sapevano tutti, ma che potessero competere occupando le primissime posizioni del ranking a 22 e 21 anni forse non era così scontato. L’infortunio di Novak Djokovic ha spianato la strada ai campioni verso la vetta della classifica e verso una finale a Parigi in cui chi tra i due approderà sarà certamente favorito. Jannik è già certo della prima posizione nella classifica ATP dal prossimo lunedì e giocherà la sua prima semifinale al Roland Garros contro il suo rivale e amico, che in questo torneo non è ancora arrivato all’ultimo atto ma è certamente favorito per la vittoria finale, visto il feeling con la superficie.
Sarà una partita imperdibile e ricca di emozioni, tra due giocatori che si sono già affrontati otto volte e hanno uno score in perfetto equilibrio con quattro vittorie per parte. L’ultimo successo, in semifinale a Indian Wells qualche mese fa, è stato dello spagnolo. Gli ultimi quattro “Sinneraz”, nome che i nostalgici dei Fedal hanno dato a questa nuova classica del tennis, sono stati tutti in semifinale, ma la certezza è che in futuro questa sarà la finale che tutti i tifosi attenderanno in ogni torneo. E quella di oggi è, di fatto, una finale anticipata.
Il cammino dei due
Entrambi, nel torneo, hanno perso un solo set. Sinner il primo contro Moutet, agli ottavi, in una partita che sembrava stregata e che l’azzurro è riuscito a ribaltare sfruttando il calo dell’avversario. Alcaraz contro De Jong, al secondo turno. Per il resto entrambi hanno dominato in lungo e in largo i propri avversari. Eubanks, Gasquet, Kotov, Moutet e Dimitrov gli avversari dell’italiano. Wolf, De Jong, Korda, Auger-Aliassime, Tsitsipas quelli di Alcaraz.
Sinner ha usufruito dei vantaggi di affrontare un tabellone Slam da seconda testa di serie, trovando avversari poco abituati ai cinque set nei primi turni e riuscendo a mettere nelle gambe partite preziose per dominare anche nei momenti meno semplici. Carlitos, invece, ha espresso un gioco dominante dopo un inizio di torneo in cui è apparso nervoso e falloso. Dal terzo turno in poi è stato un Alcaraz formato Slam, senza esitazioni, con percentuali di prime in campo intorno al 70% e oltre e, contro Tsitsipas, un 40% di punti ottenuti in risposta.
Le chiavi della partita
In uno Slam la chiave principale per comprendere come si evolverà una partita non sempre è il primo set. Djokovic insegna: in queste fasi del torneo vince chi domina alla lunga, non chi inizia più forte. Una semifinale al Roland Garros è una gara di endurance e non serve velocità. Entrambi i protagonisti sono già campioni Slam, quindi sanno come si vince su questi campi, ma sulla terra rossa Alcaraz parte ancora leggermente avanti rispetto a Sinner. Jannik non ha grandi vantaggi sulla risposta, su questa superficie, perciò dovrà cercare di imporre il proprio gioco con grandi variazioni sul ritmo, cambi di strategia e costanza.
Alcaraz ha dimostrato, in passato, di soffrire queste fasi degli Slam più sul piano fisico che mentale. Lo scorso anno, proprio in semifinale al Roland Garros, fu Djokovic ad avere la meglio su uno spagnolo in preda ai crampi, dopo quella che era stata la partita dell’anno fino a quel momento. Ora Carlos sta bene, ma una strategia per Sinner potrebbe essere allungare al massimo ogni game, scambiando il più possibile, per stancare l’avversario e costringerlo a scelte rapide che potrebbero portare all’errore. Comunque vada, sarà certamente una partita spettacolare.