Lenta, poco brillante, ordinata ma ancora imballata. E le idee: poche e confuse. Purtroppo non è una prova convincente quella dell’Italia vista a Bologna contro la Turchia nella prima delle due amichevoli che precedono Euro 2024, al quale arriviamo da campioni in carica ma con una Nazionale che sembra ancora un cantiere aperto. Giovedì i 26 nomi definitivi per la Germania, ma quando mancano dieci giorni alla rassegna continentale, la sensazione è che gli azzurri siano ancora un cantiere aperto. A cominciare dagli interpreti, passando dall’interpretazione, per arrivare a un modulo diverso da quello provato nella tournée negli Usa che a sua volta era diverso da quello delle sfide decisive di novembre. E così, contro la formazione ben allenata da Vincenzo Montella, arriva uno scialbo 0-0 accolto a partita finita dai fischi del pubblico del Dall’Ara. Del resto, quest’anno, da queste parti si è visto ben di meglio. I quattro giorni intensi di allenamento pesano, così come l’assenza di Scamacca che dovrebbe essere l’attaccante su cui puntare lì davanti. E poi, il livello dei turchi, con gli ‘italiani’ Celik, Calhanoglu e Yildiz in un 4-2-3-1 a specchio rispetto al modulo della Nazionale di oggi, non è certo da sottovalutare. Ma già contro la Bosnia domenica a Empoli servirà un cambio di passo sotto ogni aspetto, anche per arrivare bene a Euro 2024 a livello psicologico.
IL RACCONTO DELLA PARTITA
La squadra di Spalletti non trova sbocchi e si affaccia per la prima volta dalle parti di Bayindir con un calcio di punizione alto di Pellegrini al 19′. Al 41′ la Turchia perde Kabak che dopo un contrasto con Retegui si fa male al ginocchio ed è costretto ad uscire in barella, con l’ex Juventus e Atalanta Demiral in campo al suo posto. Nel recupero del primo tempo l’Italia sfiora l’1-0: Pellegrini crossa al centro da calcio d’angolo, Cristante colpisce di testa ma trova solo il palo. All’intervallo Spalletti cambia: fuori Orsolini e Chiesa, dentro Cambiaso e Zaccagni. Al 62′ c’è spazio anche per Fagioli, che proprio a Bologna è tornato in campo con la Juventus dopo la lunga squalifica per il caso scommesse. È la Turchia però a rendersi pericolosa con un tiro di Demiral sugli sviluppi di un corner, con Vicario che risponde presente. Al 68′ una botta al ginocchio spinge Pellegrini ad uscire e a lasciare il posto a Frattesi, mentre Retegui viene sostituito da Raspadori. Nel finale c’è spazio anche per il beniamino di casa Calafiori al posto di Dimarco. Il risultato però non cambia. Domani gli azzurri prenderanno parte ad un test in famiglia con l’Under 20 a Coverciano. Poi un giorno di riposo, le convocazioni e l’ultimo test con la Bosnia in programma domenica prima del trasferimento in Germania. Agli Europei servirà però un’altra Italia.