“Riduzione e ridistribuzione dell’organico; far ulteriormente crescere gli arbitri giovani; tornare ad avere 3 o 4 arbitri élite in Uefa; ringiovanire il gruppo degli arbitri internazionali; crescita gruppo Var”. Sono gli obiettivi fissati da Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri per i campionati di calcio di Seria A e B, nel corso della conferenza stampa svolta al Centro tecnico federale di Coverciano. “Non possiamo avere tutti arbitri giovani bravi ma dobbiamo lavorare in quella direzione”, ha aggiunto Rocchi che ha poi commentato il ritiro di Daniele Orsato: “Sentiremo la sua mancanza, ma quest’anno i giovani hanno arbitrato partite molto importanti. Questo gruppo non deve dipendere da nessuno, neanche da Orsato”.
Poi si passa ai dati. “Rispetto alla scorsa stagione gli arbitri hanno fischiato un po’ più falli, con una media di 23,80 a partita, e specialmente sul finale di campionato in cui si è registrato anche un abbassamento drastico del tempo effettivo di gioco. Anche sui rigori, con una media di 0,34 a partita, siamo cresciuti rispetto alla scorsa stagione. Diminuite le ammonizioni e le espulsioni, e in un paio di casi non sono stati dati dei rossi evidenti. In questa stagione è aumentata di 4 minuti la media del tempo effettivo delle partite, passando da 51 a 55 minuti, con una media di 7,8 minuti per i recuperi”.
E ancora: “Come interventi, e mi riferisco a livello di campo, potevamo fare meglio. Abbiamo avuto giornate con 9 interventi, e questi non sono bei messaggi. L’obiettivo è uno, massimo due interventi Var a giornata. La media è di 0,40 interventi a partita. Poi lo strumento ce l’abbiamo e fa dormire sonni più tranquilli a tutti. Ma lavoriamo perché arbitri non debbano ricorrere al Var, o comunque lo usino in modo più parsimonioso”.