Nessuna emoticon. Nessuna grafica accattivante. Al Real Madrid non serve: l’annuncio di Kylian Mbappè in casa Blancos, a pochi giorni dalla vittoria della quindicesima Champions League, è stato affidato ad una breve nota apparsa sul sito ufficiale che in meno di ventiquattro ore ha già raccolto più di 800.000 like e quasi 400.000 retweet su X. Un’operazione storica, che apre un giro d’affari in linea con le ambizioni del club più vincente d’Europa. Per Mbappè sono previsti, oltre ad un bonus alla firma di 125 milioni, 20 milioni netti all’anno di ingaggio.
Come spiega il quotidiano spagnolo ‘AS (che titola ‘Mbappè si ripaga da solo’) il grande esborso finanziario è mitigato dalle molteplici formule per ottenere redditività, al di là delle prestazioni sportive dell’ex PSG. Secondo le fonti citate da ‘AS’, il Real Madrid potrà garantire “un ritorno sull’investimento molto elevato, vicino ai 500 milioni”. Da valutare poi il tema dei diritti d’immagine gestiti dall’azienda di famiglia Mbappè SA, che ha persino registrato presso l’ufficio brevetti dell’UE il brand di Kylian (inclusa l’esultanza a braccia conserte).
Il quotidiano ha interrogato Miguel Angel Hernandez, massimo esperto di marketing sportivo: “È ovvio che ha un impatto multiplo al di fuori dello sport. Verranno vendute molte magliette, aumenterà il numero dei follower sui social e un maggiore consumo di partite in televisione. Ciò andrà a beneficio diretto degli sponsor attuali, attirerà nuovi pretendenti e andrà a beneficio del marchio stesso del club. Aiuterà il Real Madrid a crescere di più e a renderlo ancora più grande”, ha spiegato.