L’Italia si riscatta immediatamente dopo la sconfitta contro il Brasile e sconfigge in tre set la Cina nell’ultimo impegno di questa seconda settimana di fase preliminare della Volleyball Nations League femminile (VNL) 2024 di volley. 3-0 (25-23, 25-19, 25-16) il punteggio del match della Galaxy Arena di Macao, in Cina, dove Danesi e compagne ottengono un altro successo (dopo quelli contro Francia e Repubblica Dominicana) che regala loro altri punti preziosi in ottica ranking mondiale e dunque qualificazione olimpica (ormai praticamente in ghiaccio). Niente da fare per la compagine asiatica di Bin Cai, sesta nel ranking mondiale proprio alle spalle delle azzurre ma vicina nel punteggio soltanto nel set inaugurale. Tra le file della squadra di Velasco, la miglior realizzatrice è la solita Paola Egonu con 16 punti; doppia cifra però anche per Sylla e Lubian (rispettivamente 12 e 11), oggi davvero in gran spolvero.
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LA CRONACA DI ITALIA-CINA
PRIMO SET – Le Azzurre partono forte con un ottimo primo turno di servizio di Lubian e – grazie a un attacco cinese piuttosto falloso – trovano subito l’allungo sul 5-2 e sul 9-4 il ct Bin Cai è già costretto a utilizzare il primo time-out. Con il passare dei minuti inizia a entrare in partita la formazione di casa, che si riporta sotto fino al 14-13 e porta Velasco a interrompere il match. Un vincente in diagonale di Gong riporta la parità nel set sul 16-16 e la Cina trova anche il vantaggio nel punto successivo grazie a Li con un nuovo time-out per il ct della Nazionale. Il finale è equilibrato e a prevalere è l’Italvolley con Sylla protagonista con attacchi nella frazione e Lubian che chiude il set sul 25-23.
SECONDO SET – L’Italia riparte bene e conquista subito il break nel segno di Paola Egonu. La Cina però non molla e riesce a restare attaccata nel punteggio, impedendo alle azzurre di andare in fuga. Un’ottima Lubian fa la differenza nella parte centrale del set e trascina la squadra sul +4, costringendo il coach della Cina anche a chiamare un time out per fermare l’emorragia. Se la Cina resta in vita il merito è soprattutto di Gong, provvidenziale in fase offensiva. L’inerzia del momento è però dalla parte delle ragazze di Velasco, che prima con Danesi (ace) e poi con Paola Egonu (decisiva al servizio) sale in cattedra e s’impone per 25-19, incrementando il proprio vantaggio.
TERZO SET –Â Partono meglio le azzurre, trascinate da Egonu e soprattutto da un’indemoniata Myriam Sylla, che crea enormi grattacapi alla Cina. Le avversarie tentano di rimanere in scia, ma l’Italia appare sempre in controllo e lo dimostra anche nel punteggio, incrementando in maniera graduale il gap. Non ci vuole molto prima che il vantaggio diventi una fuga e che il divario sia talmente ampio che le cinesi sono le prime a essere consapevoli di non poterlo ricucire. Ovviamente ci provano sino all’ultimo, ma l’Italia non si disunisce e trionfa per 25-16, chiudendo il match grazie a un primo tempo di Danesi.