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Roland Garros 2024, day 7: grazie Nole, grazie Lorenzo. Paolini cala il poker azzurro

Novak Djokovic Roland Garros
Novak Djokovic - Foto IPA

Il day 7 del Roland Garros 2024 è cominciato alle 11 del mattino ed è finito alle 3 del mattino (seguente), ma le ultime quattro ore e mezza di gioco hanno praticamente cancellato tutto quanto accaduto in precedenza. Merito di Novak Djokovic e Lorenzo Musetti, che hanno disputato una partita fantastica, fatta di ribaltamenti di fronte, colpi spettacolari e alta intensità. Dopo 5 set, a spuntarla è stato il serbo, che ha ribadito come mai sia il numero uno al mondo e come mai batterlo negli Slam sia così difficile. Musetti però non ha affatto sfigurato, anzi è tornato ad impensierire Djokovic sullo Chatrier ed a sognare in grande, dimostrando grandi passi avanti nonostante poi la sconfitta finale.

Che cosa si può dire a questi due giocatori oltre a ‘grazie’ per 4h32′ di tennis di altissimo livello, di grandi emozioni e di un match destinato a restare negli annali. Non solo perché ha polverizzato il record di orario a cui si è concluso (il precedente primato apparteneva a Sinner-Nadal, ore 1:26), ma anche per ciò che c’era in ballo e per come è maturata la vittoria di Djokovic, che a 37 anni ancora è pronto a lottare e a lasciare tutto quello che ha in campo anche in condizioni tutt’altro che semplici. Dispiace sicuramente che non sia arrivata la vittoria di Musetti – che si meritava una soddisfazione anche in virtù dei due set di svantaggio sprecati proprio su questo campo un paio di anni – così come che non sia arrivata l’aritmetica certezza del numero uno nel ranking di Sinner. Per queste cose però ci sarà tempo visto che il tennis azzurro sta dando ottime risposte e conferma di essere costantemente in crescita. “Forse è stata la più bella partita che io abbia giocato qui” ha dichiarato Djokovic. Sipario.

Negli altri match di giornata, spicca la vittoria di Jasmine Paolini, che ha superato in tre comodi set (6-1 3-6 6-0) Bianca Andreescu ed ha raggiunto la connazionale Elisabetta Cocciaretto alla seconda settimana. Per la toscana si tratta del bis dopo Melbourne. L’ultima italiana a riuscirci? La sua attuale compagna di doppio, Sara Errani, nel 2012. E non è finita qua perché la sua prossima avversaria sarà la russa Elina Avanesyan, giustiziera di Zhang ma ampiamente alla portata. Insomma, sognare i quarti si può. Comode vittorie per Rybakina e Sabalenka, che avanzano imperterrite verso la semifinale, e anche per Mirra Andreeva, sempre più protagonista a livello Slam (bilancio in carriera di 12-4).

Nel maschile, invece, ha rischiato grosso Alexander Zverev, che nel quinto set è stato sotto di due break contro Tallon Griekspoor ma è riuscito ad emergere dalle ceneri e spuntarla al super tie-break. Per il resto poche sorprese visto che hanno vinto tutti i favoriti: da Rune a Fritz, passando per Hurkacz, Medvedev, Dimitrov e Auger-Aliassime. L’unico risultato inaspettato è il successo di Francisco Cerundolo, che ha eliminato il semifinalista di Roma Paul ed è approdato agli ottavi per il secondo anno di fila.

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