“Caso plusvalenze As Roma: ora s’indaga anche sull’Inter“. Titola così Il Fatto Quotidiano, che ha raccontato come, una volta chiuse le indagini sul club capitolino, stralcio del filone Juve, i pm hanno inviato gli atti a Milano, Bergamo (Atalanta) e Modena (Sassuolo). In particolare, la Procura vuole vederci chiaro sull’operazione che nell’estate 2018 portò Radja Nainggolan all’Inter in cambio di un conguaglio economico e i cartellini di Zaniolo e Santon, valutati rispettivamente 4,5 milioni e 9,5 milioni. Secondo i pm, infatti, l’operazione generò una plusvalenza di 31,9 milioni (stando al bilancio), quando in realtà avrebbe dovuto portarne 24.
“Nell’ambito delle operazioni ‘a specchio’ esaminate, sembra che la contabilizzazione abbia assunto il ruolo di fine. Vale a dire che col fine di poter contabilizzare una plusvalenza più alta di quella effettiva si decideva di fissare i valori dei calciatori oggetto di scambio a un prezzo diverso da quello che sarebbe stato stabilito se la decisione avesse comportato un incremento della liquidità da impiegare per l’operazione” si legge nella relazione che la Guardia di finanza ha inviato alla Procura. Indagini in corso dunque sull’Inter e, più precisamente, su quattro mail risalenti a giugno del 2018, contenenti le bozze di contratto di trasferimento e poi i contratti definitivi.