Serie A

Tifosi Fiorentina in contestazione dopo Atene: “Un fallimento, pazienza finita”

Tifosi Fiorentina
Tifosi Fiorentina - Foto Luca Diliberto/IPA Sport

Parole che sanno di contestazione quelle dei tifosi della Fiorentina, in particolar modo dei gruppi della Curva Fiesole, che dopo la finale di Conference League persa contro l’Olympiacos ad Atene (per i viola è la terza finale persa negli ultimi dodici mesi), in una nota hanno manifestato il disappunto contro club e dirigenti, ma anche alcuni giocatori: “I conti si fanno alla fine e la fine è arrivata. Avevamo promesso sostegno incondizionato fino al termine della stagione, spinti dalla speranza e dalla voglia di coronare un sogno tutti insieme. Certamente da parte nostra questo non è mai mancato. Sostegno che purtroppo non è stato ripagato, in primo luogo dalla società Fiorentina, che nel mercato di gennaio, non ha avuto né la voglia né il coraggio di andare a migliorare una squadra inaspettatamente quarta in classifica e in corsa su tre competizioni, e questo di certo non lo abbiamo dimenticato”. 

La nota poi continua virando sugli atteggiamenti che alcuni calciatori avrebbero tenuto nel corso della stagione: “In secondo luogo, dalla squadra, ed in particolare da alcuni giocatori che con un atteggiamento indegno sono complici del fallimento, dimostrando di essere uomini senza attributi e senza alcun rispetto per una città e per il suo popolo. Siamo convinti che la sconfitta sia frutto di una pessima gestione sportiva e una assenza di programmazione che va avanti da anni. Ora la pazienza è finita”.

Nella contestazione dei tifosi viola non viene risparmiato nemmeno il presidente Rocco Commisso: “È arrivato il momento delle risposte, e pretendiamo che la presidenza chiarisca velocemente quali siano i reali obiettivi sportivi perché Firenze non festeggia per degli ottavi posti, e soprattutto non gioisce per la coppa del fair play finanziario! Presidente Commisso, il primo che ci deve dare delle risposte è lei, siamo arrivati ad un bivio: non esistono più vie di mezzo. É il momento di investire seriamente affidandosi a dirigenti competenti per dar vita ad un progetto sportivo serio e all’altezza di questa città. Firenze merita di più”.

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