Arrivano finalmente segnali positivi da Marcell Jacobs nella tappa di Diamond League di Oslo, in Norvegia. Nei 100 il campione di Tokyo mette a segno la migliore gara della stagione, correndo in 10.03 e concludendo la sua prova in quarta piazza. A imporsi è Akani Simbine in 9.94, davanti al nipponico Sani Brown (9.99) e al camerunense Eseme in 10.01. Un Jacobs decisamente più sciolto sin dalla partenza dopo la brutta prova di Ostrava, per poi perdere qualcosa nel finale. “Quei 4 centesimi di troppo mi hanno reso la giornata un po’ più grigia, ma sono soddisfatto. Rispetto a due giorni fa un’altra gara, sensazioni nettamente migliori a livello di feeling. Ma non mi sono ancora sentito al 100%, si può ancora migliorare molto. Nel finale mi sono indurito un po’, però sono molto soddisfatto”. Così il campione olimpico in carica ai microfoni di Rai Sport dopo la gara. “Dopo il 10.19 di Ostrava ero un po’ spaventato, ma il mio allenatore mi ha fatto capire che è un processo. La stagione è lunga, non bisogna strafare. Un passo alla volta. Tra 10 giorni proveremo a divertirci a Roma”, ha aggiunto il nostro sprinter.
IL CALENDARIO COMPLETO DELLA DIAMOND LEAGUE
Dopo quasi 34 anni cade il record italiano dei 1500, con Pietro Arese che supera il 3:32.78 di Gennaro Di Napoli fatto segnare il 9 settembre 1990. Il mezzofondista piemontese esulta per il 3:32.13 che vale il nuovo primato nazionale in una gara che ha visto il pubblico di Oslo esplodere per l’idolo di casa Ingebrigtsen. “Questo record vuol dire tanto”, ammette l’azzurro in lacrime. “Arrivare a far meno di una leggenda dell’atletica come Gennaro Di Napoli è un qualcosa che mi è entrato dentro. Non posso che ringraziare tutti coloro che sono sempre stati in pista con me. Spero di fare bene a Roma e anche a Parigi ora”.
Ottima terza posizione per Daisy Osakue, che riesce a piazzare un 63.29 al primo lancio nel disco. 62.89 il suo secondo miglior lancio, poi un 60.51, un 60.11 e due nulli per l’azzurra, che sale comunque sul podio dietro alla cinese Bin Feng e la croata Sandra Elkasevic. “Sono soddisfatta, è un grande onore partecipare in questa partecipazione e il terzo posto è importante. Avevo bisogno di trovare il ritmo in vista degli Europei, dopo un inizio di stagione particolare”, ha dichiarato l’azzurra. “Non vedo l’ora di arrivare a Roma, speriamo di poter dare spettacolo”, ha aggiunto.
Non riesce a scendere sotto i 2′, ma arriva una comunque buona quarta posizione per Elena Bellò negli 800 in 2:00.05 dietro alla sudafricana Sekgodiso, la giamaicana Goule-Toppin e l’australiana Bisset. Nei 400 non una buona serata per Ayomide Folorunso, apparsa ancora in ritardo condizione. La classe ’96 chiude in settima posizione con un tempo di 56.06 in una gara che ha visto il podio tutto giamaicano composto da Rushell Clayton (54.02), Andrenette Knight e Janieve Russell.
Splendida gara dei 400 ostacoli maschili, dove Alison Dos Santos con un gran finale riesce a togliere la vittoria al beniamino di casa Karsten Warholm. Miglior crono stagionale, quello del brasiliano, in 46.63 contro il 46.70 del norvegese.
Beffa per Marie-Josée Ta Lou-Smith, che nei 200 sembra andare verso la vittoria ma viene superata nel finale dalla corsia otto dalla statunitense Brittany Brown, che vince in 22.32. Male ancora Shericka Jackson, sesta in 22.97. Nei 400 femminili – in attesa dell’esordio di Femke Bol – arriva la miglior prestazione stagionale all’aperto, firmata da Marileidy Paulino in 49.30. Gara dominata dalla dominicana, che ha preceduto la polacca Natalia Kaczmarek e la statunitense Alex Holmes. Sulla stessa distanza, tra gli uomini, gran bella prestazione di Matthew Hudson-Smith con un 44.07 tra i migliori crono del 2024.
Nei 3000 femminili ottimo 8:24.20 dell’australiana Georgia Griffith davanti all’etiope Amebaw (8:24.29) e alla connazionale aussie Jessia Hull (8:25.82). Nei 5000 maschili fa segnare 12:36.73 con un grandioso ultimo giro Hagos Gebrhiwet, a un secondo dal record del mondo. L’etiope stacca nel finale il connazionale Yomif Kehelcha (12:38.95), mentre non va oltre la terza piazza Jacob Kiplimo (12:40.96).
La gara maschile del salto con l’asta va allo statunitense Lightfoot, che si ferma a 5.82 davanti al greco Karalis e al filippino Obiena. Nel triplo vittoria di Zango in 17.27 davanti a Triki e al cubano Martinez. Nel disco vince il lituano Alekna con 70.91.