L’Inter sta per diventare di Oaktree. Le ore scorrono inesorabilmente e già in serata, o al più tardi domattina, arriverà la comunicazione ufficiale da parte del fondo americano che avvierà l’escussione del pegno. Suning, nella persona del presidente Steven Zhang, non è riuscita a rientrare dal finanziamento di circa 380 milioni avvenuto esattamente tre anni fa. E quindi Oaktree rileverà l’Inter diventandone a tutti gli effetti proprietaria. La domanda che si fanno tutti i tifosi nerazzurri è cosa succederà al club e cosa avverrà nei prossimi giorni e settimane. Andiamo a vedere passo dopo passo.
Il primo, quello più importante, è appunto la procedura dell‘escussione del pegno che avverrà in Lussemburgo. Poi sarà la volta delle dimissioni dell’attuale consiglio d’amministrazione del club e il tempo tecnico perché se ne formi uno nuovo con la nomina anche di un nuovo presidente. Una procedura snella e breve che dovrebbe avvenire nel giro di tre settimane e che, entro la prima metà di giugno, dovrebbe già essere completata. In questo periodo (per intenderci da oggi sino a metà giugno di fatto) andrà avanti la gestione ordinaria del club, ma non quella straordinaria, quindi non vedremo i rinnovi di contratto di Simone Inzaghi, Nicolò Barella e soprattutto quello di Lautaro Martinez. Rinnovi che stanno cuocendo in pentola a fuoco lento, ma che ancora non sono arrivati al punto di cottura.
La partita però potrebbe prolungarsi in tribunale. Infatti Steven Zhang, come ha fatto intendere nel duro comunicato di sabato scorso, potrebbe ricorrere per vie legali contro l’illegittimità del provvedimento di Oaktree. Ed eventualmente sarà sempre il tribunale del Lussemburgo a dover stabilire se il ricorso di Suning sia fondato o meno. Non essendo in possesso delle carte è difficile sbilanciarsi, ma il principio – in punta di diritto – è molto semplice: se ti fai prestare di soldi e c’è una scadenza e non li restituisci entro quella data, il creditore ha tutto il diritto di escutere il pegno.
Dal punto di vista del management nerazzurro non cambierà niente. Saranno confermati in toto tutti i protagonisti degli ultimi anni: dai due amministratori delegati Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello, dal direttore sportivo Piero Ausilio al suo vice Dario Baccin e ovviamente all’allenatore Simone Inzaghi. Per quel che concerne le linee guida del mercato e dell’operatività i nerazzurri dovranno autofinanziarsi come fatto nelle ultime stagioni. Oaktree ha tutti gli interessi affinché il club sia competitivo e abbia appeal in fase di vendita.
Quando avverrà la vendita invece non è dato saperlo. Ma difficilmente Oaktree venderà subito (a meno di offerte faraoniche che arrivino vicino a quel famoso miliardo e duecento milioni di euro) così da poter sfruttare anche la prossima stagione dove l’Inter sarà protagonista, tra le altre competizioni, nel Mondiale per Club che si giocherà proprio negli Stati Uniti. E poi c’è la questione stadio che potrebbe dare ancora più slancio ad una futura vendita. L’Inter sta per cambiare pelle: dalla Cina agli Stati Uniti, è solo questione di ore.