“L’Inter veniva da anni senza successi e negli ultimi 4 ha sempre messo in bacheca qualcosa. Il ciclo deve continuare, ha ragione il direttore Marotta quando dice che ‘dobbiamo alzare l’asticella’. Non scelgo tra gli obiettivi, li voglio tutti, ma il prossimo passo è la Champions: a Istanbul era un sogno vicinissimo, mentre l’unica partita che vorrei rigiocare quest’anno è quella contro l’Atletico. Ma a Milano, non a Madrid: se avessimo sfruttato le occasioni, sarebbe stato diverso. Certo, anche al Metropolitano abbiamo sbagliato: se vai in vantaggio, devi conservarlo. Su questo bisogna migliorare”. Queste le parole dell’attaccante e capitano dell’Inter, Lautaro Martinez in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, a proposito dello Scudetto della seconda stella e più in generale di una stagione che ha permesso ai nerazzurri di alzare ulteriormente l’asticella sotto la guida di Simone Inzaghi. “I meriti del mister in questo trionfo? “Ci lascia giocare liberi e allenare con felicità – spiega l’argentino – Ci divertiamo, e non solo perché adesso si vince. In questi tre anni è cresciuto anche lui assieme a noi, nella tecnica, nella tattica, nel modo con cui parla alla squadra. Abbiamo fatto un salto tutti insieme. È una persona tranquilla ma, quando si arrabbia, si arrabbia sul serio… Quando lo chiamiamo ‘demone’ per scherzare, lui si gira e ride…”.
Tiene banco il tema proprietà in casa Inter. Oggi scade il termine per la restituzione del prestito (275 milioni +interessi) al fondo Oaktree. Lautaro spende comunque belle parole per il presidente nerazzurro Steven Zhang: “Ci è sempre stato vicino: anche se quest’anno non era con noi a volte bastava una videochiamata per sentirlo comunque qui. È un grandissimo presidente e non sappiamo che cosa accadrà perché è tutto sopra le nostre teste. Siamo anche noi tranquilli e in attesa”. E sul rinnovo: “Siamo vicini, mancano solo un paio di cosette… Ho detto ‘in settimana’ perché poi finisce il campionato e volevo definire tutto prima della Coppa America. Mi rendo conto che la situazione societaria possa ritardare tutto: noi parliamo con Marotta e Ausilio, ma dipende anche dalla proprietà… Aspettiamo, non so cosa accadrà da qui alla prossima settimana, ma non ci sono problemi tra di noi”, conclude il capocannoniere della Serie A.