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Serie C, la denuncia della Recanatese: “Assalto al pullman dei tifosi, poteva finire in tragedia”

Pallone Serie C
Pallone Serie C - Foto LiveMedia/Mattia Radoni

Dopo la sconfitta per 4-3 nel ritorno del playout di Serie C contro la Vis Pesaro, la Recanatese è stata retrocessa in Serie D. I giallorossi hanno però denunciato alcuni fatti accaduti al termine del derby marchigiano in una nota sul proprio sito ufficiale. Dopo i complimenti agli avversari e al ringraziamento ai propri tifosi, il club sottolinea: “Le immagini di Sky lasciano molti dubbi sulle decisioni del Var. I lunghi momenti di attesa rivelavano la difficoltà delle decisioni. Viste e riviste le immagini di Sky, i dubbi sono moltissimi, praticamente su ognuno dei gol della Vis. Inoltre, gli ultimi minuti si sono giocati con numerosi tifosi a bordo campo, in condizioni di insicurezza. Alla fine è stata consentita l’invasione di campo ed i nostri tesserati hanno raggiunto a fatica, tra spintoni e insulti, lo spogliatoio“.

La Recanatese si sofferma poi su un terzo episodio: “L’invasione ha portato i tifosi della Vis Pesaro sotto il settore riservato ai nostri tifosi. In campo è arrivato anche un soggetto con una capra al guinzaglio. Già prima della fine della partita un raccattapalle ha provocato i nostri sostenitori. Tutto ciò è stato reso possibile dalla stessa organizzazione che ha impedito di far entrare bambini con trombette giocattolo di plastica e voleva sequestrare un libro che stava nello zainetto di un bambino“.

Infine il club parla di un assalto in autostrada al bus dei tifosi che stavano facendo ritorno in città: “Quello che è avvenuto in autostrada, con l’assalto organizzato, lanciando oggetti e bombe carta, ha messo a rischio i nostri bambini. Poteva finire in tragedia se solo la bomba carta avesse raggiunto l’autista, ad un metro di distanza dal punto dove è stato distrutto il vetro. I bambini e le famiglie, nonostante la cocente delusione per la sconfitta, tornavano a casa comunque sereni. Ai bambini che piangevano i genitori spiegavano la legge dello sport, si vince e si perde. Hanno poi dovuto tranquillizzarli dopo la paura ma non sarà facile trovare le parole per difendere uno sport che non è più sport. Le parole non servono, la follia e la violenza si fermano con i fatti. Gli allenamenti di tutte le squadre del settore giovanile della Recanatese riprenderanno dopo aver ragionato sui veri valori dello sport“.

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