157 partenze in Coppa del mondo, 3 alle Olimpiadi, 8 ai Mondiali: fanno 168 volte nei principali cancelletti dello sci alpino per Giuliano Razzoli, che ha annunciato ufficialmente il ritiro dall’attività agonistica. La stella dello slalom azzurro, capace di vincere l’oro olimpico in Canada nel 2010, non ha potuto salutare in pista colleghi e amici, visto che il meteo ha remato contro qualche mese fa a Kranjska Gora, ma poco importa, perché a 39 anni la sua carriera è stata ricca di soddisfazioni in una specialità nella quale il movimento italiano sta incontrando parecchie difficoltà, se si pensa che l’ultimo podio, il terzo posto di Wengen, è stato centrato proprio da Razzoli nel 2022.
Così l’azzurro ai canali della Fisi: “Lascio sereno, perché sono felice di come ho attraversato tutta la mia avventura, e sono grato di averla potuta vivere. La mia grande fortuna è quella di essere nato in un territorio particolare per lo sci, e mi sono reso conto di essere riuscito a trasmettere molte emozioni alle persone. Ma tutto quello che ho dato mi è tornato indietro amplificato. Ringrazio le persone che nella vita mi hanno insegnato qualcosa, e sono state tante, e che mi hanno permesso di crescere come atleta e come uomo: la mia famiglia, mia moglie, mio figlio, i miei genitori e le mie sorelle. Ringrazio la Federazione e il Centro Sportivo Esercito che mi ha supportato e tuttora mi supporta. I tecnici, i compagni di squadra, gli sponsor, gli amici e tutte le persone che mi hanno voluto bene, aiutandomi per tutta la mia vita. Ringrazio anche il mondo dello sci che ha permesso tutto questo”.