Ciclismo

Giro d’Italia 2024: ultimo giorno di riposo, cosa aspettarsi dall’ultima settimana

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Foto Andrea Amato/IPA Sport

Il Giro d’Italia 2024 si avvicina alla conclusione. Oggi secondo, e ultimo, giorno di riposo per i corridori, che potranno recuperare le energie dopo la durissima tappa di Livigno (222 km). Ieri Tadej Pogacar (UAE Emirates) ha messo un altro lucchetto sulla maglia rosa, rifilando tre minuti a Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e Daniel Felipe Martinez (Bora Hansgrohe), che sono scivolati rispettivamente a 6’41” e a 6’56”, e quasi quattro minuti a Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale), a 7’43”. Lorenzo Fortunato ha abbandonato la top ten, ma a rimpiazzarlo ecco il buon Filippo Zana (Team Jayco), ottavo a 11’11”. Il migliore degli italiani resta Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), quinto a 9’26” e tallonato da Thymen Arensman (+9’45”). Jonathan Milan, con bene tre tappe vinte, ha nelle sua mani la maglia ciclamino. Il corridore della Lidl-Trek è in testa alla classifica velocisti con 284 punti. Seguono Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) con 175 punti e Tim Merlier (Soudal Quick Step) con 93 punti. Le occasioni rimaste per i velocisti sono due: la 18ª tappa (Fiera di Primiero-Padova) del 23 maggio e la passerella finale da Roma a Roma il 26 maggio. Dato il dominio nelle tappe per scalatori, Pogacar possiede anche la maglia azzurra. Lo sloveno è in testa con 172 punti, seguito da Simon Geschke (Cofidis) con 78 punti e da un redivivo Nairo Quintana (Movistar e 65 punti), secondo ieri nell’arrivo a Livigno e unico sembrato in grado di poter infastidire l’alfiere della UAE Emirates. La lotta per la maglia bianca sembra essere la più accesa, con Tiberi e Arensman separati da soli 20 secondi. Terzo Zana a 1’45”.

Domani, 21 maggio, si tornerà in strada con la 16ª tappa (Livigno-Santa Cristina Valgardena). Tappa che è stata modificata a causa del pericolo slavine e vedrà la carovana scalare l Passo dello Stelvio e l’Umbrailpass/Giogo di Santa Maria, che sarà la Cima Coppi di questa edizione. Il dislivello di 4350 metri e un finale tutto in salita fanno presagire un altro dominio di Pogacar, che dovrà però gestire le energie per la 17ª tappa (Selva di Val Gardena-Passo del Brocon) del 22 maggio. Sarà una delle più brevi del Giro (159 km), ma metterà a durissima prova le gambe dei corridori. Cinque salite, di cui una proprio in partenza, ben scandite per tutta la durata della prova. Il Passo Rolle (19.8 km al 4.8% di pendenza con picchi del 10%) e il doppio passaggio sul Passo del Brocon (13.3 km al 6.5% e con picchi del 12%) decideranno la tappa. Come già detto, la 18ª tappa (23 maggio) sarà un’opportunità per i velocisti di mettersi in mostra. La 19ª tappa (24 maggio), la Mortegliano-Sappada, sarà di media difficoltà e farà da preparazione all’ultima grande fatica della Corsa Rosa, la Alpago-Bassano del Grappa (25 maggio). 184 km con 4200 metri di dislivello. Dopo i primi 90 km di riscaldamento, da Sermonzo del Grappa (87° km), ecco la prima grande asperità con il primo passaggio sul Monte Grappa (18 km all’8.1% di pendenza media e picchi del 14%). Da 1675 metri s.l.m si scende verso lo Sprint Intergiro di Semonzo del Grappa (185 metri s.l.m). Da qui, il secondo, e ultimo, passaggio dal Monte Grappa (altri 18 km sempre all’8.1% di pendenza media). Giro che si chiuderà il 26 maggio con la Roma-Roma, tappa più semplice della Corsa insieme alla Riccione-Cento, vinta da Milan.

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