Calcio

Abodi: “Authority? Serve ente terzo, da seguire il modello Nado Italia”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Alessandra Carli / LiveMedia

A volte si scambiano alcune attività di verifica come un rischio di perdere agibilità nell’autonomia. Ma l’autonomia sta nel determinare i criteri e nel decidere in caso di inadempimento quali sono le sanzioni. Non è una sfiducia verso le persone che rappresentano la Covisoc, ma riteniamo che come in altri Paesi in Europa il luogo che custodisce la gestione dei controlli debba essere indipendente, un po’ come nel modello dell’antidoping: Nado Italia è un soggetto esterno, autorevole, terzo e tecnico“. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi durante uno degli appuntamenti del ciclo d’incontri “Vita da Campioni” 2024, soffermandosi sull’Authority che il Governo intende creare per il monitoraggio dei conti dei club professionistici.

All’incontro era presente anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha dichiarato: “Lo sport è l’unico luogo in cui volontariamente milioni di ragazzi e ragazze si sottomettono volontariamente ad un arbitro che fa applicare le regole. Man mano che si alza il livello della responsabilità, il rispetto di queste regole aumenta e questo vale per tutti. Il sistema sportivo deve adeguare nel corso del tempo le sue istituzioni e le sue regole ad una realtà che cambia. In questo mondo, quando cambi, qualcosa sembra di fare una rivoluzione però i cambiamenti non sono contro Tizio o Caio, ma per far crescere il mondo dello sport al passo di come dovrebbe crescere la società“.

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