Il Napoli non c’è più con la testa e perde ancora una volta, approcciando senza il minimo interesse per il risultato, nonostante ci sia in palio ancora l’Europa League, ed esce sia all’intervallo che al 90′ sommerso da un tappeto di fischi che sono la pietra tombale su una stagione disastrosa. Approfitta dei peggiori campioni d’Italia in carica di sempre il Bologna, che è sempre più vicino al grandissimo obiettivo stagionale: la Champions dista appena due punti e potrà già essere ufficiale domani sera se la Roma non dovesse battere l’Atalanta, un risultato semplicemente esaltante per la formazione di Thiago Motta, che nel frattempo – almeno per una notte – supera persino la Juventus e dunque Allegri, che potrebbe sostituire in estate, portandosi provvisoriamente al terzo posto con l’ennesimo blitz in un big match. Perché i felsinei, a questo punto, sono una big a tutti gli effetti, e le big meritano di giocare in Champions League. I rossoblù lo faranno il prossimo anno, inutile essere scaramantici, nemmeno dopo una vittoria a Napoli, ed è l’inno alla meritocrazia per quanto visto settimana dopo settimana.
PARTITA IN GHIACCIO DOPO 10′ TRA NAPOLI E BOLOGNA
Il primo gol di Ndoye, attesissimo viste le prestazioni, poi il primo in questo campionato di Posch, appena tre minuti dopo: al 12′ è 0-2 e la differenza di mentalità, di forma psicofisica, è enorme. La reazione del Napoli è tutta sotto il profilo dei nervi: Osimhen di rabbia si prende un rigorino, rigorino anche quello calciato da Politano, che si fa ipnotizzare da Ravaglia. Il forte e giovane portiere di riserva dei felsinei lo ha fatto ancora: dopo aver ipnotizzato Lautaro in Coppa Italia, si ripete in campionato nella partita che di fatto vale la Champions, perché due punti in due giornate – ammesso che le altre facciano il massimo possibile – in un modo o nell’altro verranno fatti, perché il merito in questi casi è la via maestra. Non ci sono però soltanto belle notizie per Motta: c’è l’infortunio al flessore per Zirkzee e la sua stagione potrebbe essere finita. La speranza nell’ambiente rossoblù è di trattenere almeno lui per la prossima annata, in cui invece lato Napoli – che annuncia il silenzio stampa – dovrà essere di ricostruzione, ma col bilancino. Serve l’allenatore giusto, i giocatori giusti, ritrovare serenità e un buon rapporto con l’ambiente. Dalle stelle alle stalle, dalle stalle alle stelle: per un esempio pratico, ecco Napoli e Bologna.