Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Salernitana, match della 36° giornata della Serie A 2023/2024. Il tecnico bianconero ha affrontato diversi temi, con l’obiettivo puntato soprattutto sulla volontà di chiudere una volta per tutte il discorso Champions. “Da domani sera penseremo alla Coppa Italia, ora l’unica partita importante è quella con la Salernitana – spiega Allegri – Vogliamo chiudere il nostro primo obiettivo, serve rispetto per una squadra che anche in una stagione sfortunata viene da prestazioni positive con Lazio e Atalanta.”
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI ALLEGRI
“Credo che la Salernitana possa provare un colpo di coda, vorranno avere un ricordo positivo con un risultato a Torino. Inoltre hanno tanti giocatori giovani che vorranno mettersi in mostra – prosegue il tecnico bianconero – e sono veloci in attacco. Servirà una partita di concentrazione e rispetto, non possiamo permetterci di fare esperimenti.” Sulle scelte di formazione: “Metterò in campo la squadra migliore possibile domani, Sceglierò in base alle condizioni fisiche e mentali, Chiesa e Yildiz sono acciaccati da un virus. Valuterò domattina. De Sciglio e Danilo non sono al meglio, ma potrebbero recuperare per l’Atalanta.”
Poche parole sul futuro, con Allegri che rimane enigmatico: “Siamo ancora concentrati sulle prossime partite, pensare ora a cosa non ha funzionato non ha senso. Parleremo con la società, dovete avere pazienza. Sono contento che i tifosi si esprimano in mio favore, ma l’importante è che domani e mercoledì siano vicini alla squadra.” Sulle sole due vittorie nelle ultime 14 partite giocate: ““Ci sono tanti motivi, difficile trovarne uno solo ma sicuramente avremmo dovuto fare meglio. La stanchezza si può gestire, ho sempre preferito giocare ogni tre giorni. Siamo partiti per tornare in Champions e provare ad arrivare in fondo in Coppa Italia, ci siamo”.
Sul finire della conferenza stampa anche una chiosa sulle parole di Arrigo Sacchi, che ha sottolineato come la Juventus abbia vinto due coppe in 60 anni a differenza del suo Milan: “Chiedete ad Arrigo, è stato un uomo importante per il calcio. Va chiesto a lui perchè una squadra ha vinto due coppe in 60 anni, sono parole che lasciano il tempo che trovano. Lui è stato molto bravo nei suoi anni, ci voleva un cambiamento.”