Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato durante la presentazione del libro ‘Due bambini e uno sogno’, scritto da Massimo Maestrelli, Giulio Cardone e Marco Patucchi e presentato al circolo tennis Parioli, a Roma. “Stiamo cercando di costruire una logica vincente – ha detto -. E non tutti ce l’hanno. Ai giocatori dico sempre che dovrebbero ‘mangiare l’erba’. A ridosso del Covid stavamo vincendo lo scudetto, stavolta non ha funzionato niente. Deve esserci qualcosa legato all’aspetto psicologico. Se le squadre hanno l’atteggiamento giusto, vincono. Quelle che lo fanno sono quelle che scendono in campo con il coltello tra i denti. Alla fine se sei determinato, umile e hai spirito di unità. Se scendessi in campo con il mio spirito avrebbero risultati diversi“.
Lotito ha poi aggiunto: “Oggi la Lazio, al di là della posizione in classifica, che speriamo di recuperare, ha bisogno dell’affetto dei tifosi. Ci sono squadre che hanno una situazione diversa, La Lazio ha la certezza del futuro. Sono orgoglioso di essere presidente di una storia infinita, siamo la prima squadra della capitale non solo anagraficamente, perché dopo la Juve siamo quelli che abbiamo vinto di più. Sto cercando di costruire una società forte e solida, io sono custode di questo patrimonio che ho l’obbligo di conservare e tramandare“. Il patron biancoceleste ha poi concluso: “Il presidente Lenzini si è ridotto in povertà per la Lazio, è stato un presidente che ha dedicato tutto se stesso affinché si arrivasse al risultato. Le persone passano, ma la storia rimane indelebile. Oggi la Lazio è una società che non ha problemi, che crescendo nel tempo potrà portare risultati importanti. Formello è il centro più importante in Italia, la Juventus la rifinitura la farà nel nostro centro sportivo“.