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Roma e Juventus si annullano nel segno delle occasioni e dell’anarchia: il punto sorride più ad Allegri

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto Giuseppe Maffia/IPA

Alla fine Roma e Juventus si annullano a vicenda nel segno delle occasioni, tante, tantissime da una parte e dall’altra, e anche dell’anarchia, visto che nel secondo tempo le squadre sono diventate clamorosamente lunghe e hanno perso certezze tattiche e solidità difensiva. Alla fine è un punto che sorride maggiormente ad Allegri, visto che oggi la Juve ha giocato una partita completamente diversa a quella spenta col Milan, attaccando maggiormente, trovando un ottimo Chiesa, la difesa comunque solida, Szczesny perfetto. Forse, il mister livornese voleva tornare alla vittoria per chiudere il discorso Champions, ed è anche per questo che ha abbandonato il campo prima del triplice fischio di Colombo togliendosi la giacca. A De Rossi, invece, l’amara sensazione di star pian piano perdendo tutto: la Roma ha bisogno di tre vittorie da qui alla fine compresa quella con l’Atalanta nello scontro diretto della prossima settimana, o dopo la probabile eliminazione dall’Europa League ci sarà da fare i conti anche con un quinto posto molto complicato.

LA PARTITA – Il tecnico romanista schiera Lukaku con Baldanzi e Dybala a supporto, mentre Allegri affida le chiavi dell’attacco a Vlahovic. È del serbo la prima occasione, nata da una palla persa del numero 21 giallorosso, grande ex di turno: al 7′ Chiesa punta la difesa giallorossa e serve il serbo, che calcia a lato. La Roma risponde con un’azione da terzino a terzino: all’11’ Angelino crossa per Kristensen che di testa colpisce la parte alta della traversa. Quattro minuti dopo c’è il vantaggio giallorosso: Baldanzi corre sulla destra e crossa, la palla transita sui piedi di Dybala e Cristante in area. Gatti salva sul tiro del centrocampista, ma serve un assist involontario per il tap in vincente di Lukaku. Al 31′ arriva il pareggio. Chiesa col mancino crossa dalla destra, Bremer fa l’attaccante aggiunto e di testa batte Svilar. Dopo l’intervallo la Roma torna in campo senza Dybala, con De Rossi che inserisce Zalewski al posto dell’argentino, apparso stanco e poco lucido. Tutto il contrario di Chiesa che al 47′ punta Kristensen, guadagna lo spazio per il tiro e sfodera un mancino che si stampa sul palo interno. L’attaccante azzurro ci riprova al 62′ e lo fa con il destro: Svilar è attento e tocca in corner. Poi è il turno di Rabiot che da fuori area non sorprende il portiere giallorosso. Al 67′ è la Roma a sfiorare il gol: Baldanzi sguscia via sulla destra e scarica per Pellegrini, che calcia a botta sicura e trova la deviazione provvidenziale di Gatti. Poco dopo invece è Danilo di testa a salvare la Juve su un destro di Kristensen sugli sviluppi di un’uscita non perfetta di Szczesny. Al 79′ ci prova la Juve: Locatelli tenta un tiro sporco in spaccata a centro area, ma Svilar vola e devia in angolo, ripetendosi poco dopo su un colpo di testa di Kean. L’ultima chance ce l’ha Abraham, ma Szczesny lo mura. C’è anche la firma dei portieri su un punto che fa felice più Allegri di De Rossi.

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