“Ovviamente avrei preferito che Adrian restasse ma alla fine, ed è quello che ho detto anche a lui, devi fare quello che pensi sia meglio per te. La Formula Uno è un po’ una vasca piena di squali e penso sia molto importante pensare a se stessi, prendere la decisione giusta per sè e la propria famiglia. Non gliene faccio una colpa, se uno vuole andare via e perseguire altri obiettivi, è giusto”. Anche Max Verstappen, intervistato da Sky Sports Uk, non può non commentare l’addio di Adrian Newey alla Red Bull. “Penso che sia sempre molto importante restare calmi e concentrati sul proprio lavoro, sapere chi hai a fianco e sentirsi a proprio agio. In fin dei conti ci serve avere la macchina più veloce, è quello che ho sempre chiesto e che da qualche anno a questa parte abbiamo. C’è uno staff tecnico molto forte che fa parte del team da molto tempo per cui le cose andranno avanti come prima. Adrian, da quando è alla Red Bull, è stato incredibilmente importante per i successi del team ma nel tempo il suo ruolo è un po’ cambiato e penso che molte persone non capiscano cosa sta facendo attualmente”.
“Non dico che non stia facendo nulla – insiste Verstappen – ma il suo ruolo si è evoluto, sono arrivate tante persone preparate che hanno rafforzato l’intera area. Ripeto, avrei preferito che restasse, è anche una persona interessante con cui parlare, molto brillante, che sa immaginare un pilota dentro l’auto. Ma ho fiducia nei tecnici che abbiamo, da fuori l’addio di Adrian sembra davvero drammatico ma se conosci quello che sta succedendo dentro il team, non è drammatico come sembra“.
Verstappen ha anche parlato del suo futuro e delle voci di un corteggiamento da parte di Toto Wolff e della Mercedes: “Ognuno ha il diritto a essere ottimista ma al momento posso dire che voglio restare qui perchè credo nel progetto che abbiamo anche se poi, nello sport come nella vita, non sai mai cosa può succedere in futuro. Alla fine è solo una questione di performance, lo sanno tutti, anche Toto: se guidassi per arrivare quinto o sesto sarei abbastanza contrariato”.