dal Foro Italico, Alessandro Nizegorodcew
Tra pioggia (tanta) e sole (poco), un urlo scuote il campo Pietrangeli. Vittoria Paganetti, diciassette anni, ha appena conquistato una wildcard (da vedere se per le ‘quali’ o il main draw) agli Internazionali BNL d’Italia. Lancia uno sguardo, di fuoco, verso il proprio angolo, dove sono seduti coach Raffaele Gorgoglione e i tecnici FITP Vittorio Magnelli e Daniele Silvestre.
Gioca bene, Vittoria. Il dritto è pesante, dalla parte del rovescio stacca con disinvoltura la mano utilizzando la smorzata e lo slice. Ha un buon servizio, e non è poco: movimento fluido, palla piuttosto rapida. In poche parole, sa giocare a tennis. Soprattutto, ‘ha il fuoco dentro’, come sottolinea Vittorio Magnelli, direttore tecnico del settore femminile. Ha voglia di crescere, migliorare, arrivare in alto.
Classe 2006, nel ranking ITF under 18 è n.30 e nelle ultime settimane ha raggiunto due bellissime semifinali (J300 di Beaulieu-sur-mer e J500 di Offenbach), superando tra le altre la Top 10 Klugman. Nell’ultimo anno e mezzo è cresciuta tennisticamente, ma anche in altezza (circa 15 cm). C’è voluto un po’ di tempo per ritrovare il proprio equilibrio, le distanze, ma atleticamente è rimasta quella di un tempo: veloce, scattante, intelligente, coraggiosa. Se c’è un punto importante da giocare, non si tira indietro. “Ho un tennis abbastanza completo – racconta Paganetti a Sportface –, mi piace comandare, usare qualche variazione e amo muovermi sulla terra battuta”. Da piccola è sempre stata abituata a vincere con un tennis più difensivo; oggi sta imparando a spingere, a tirare e far correre le avversarie. Guardare tanti match – e Vittoria è una grandissima appassionata di tennis, calcio (tifosissima dell’Inter) e sport in generale – aiuta a capire: nel tennis WTA di alto livello si deve provare a comandare sempre. Swiatek, Sabalenka e Rybakina insegnano.
Vittoria Paganetti si allena al Circolo Tennis Bari con Raffaele Gorgoglione e Michele Mizzi, mentre il preparatore atletico è Fabio Cirillo. Il settore tecnico della FITP la segue assiduamente e punta su di lei. Molto.
“Giocare al Foro Italico, e in particolare sul Pietrangeli, è stato molto emozionante. Sono molto contenta della mia prestazione, anche perché il match contro Zantedeschi (vinto 6-2 6-3; ndr) è stato interrotto due volte e sono riuscita a mantenere alta la concentrazione. Una wildcard in questo fantastico torneo è un sogno”. A Roma, per ragazze come Vittoria, è tutto nuovo. Al Foro non aveva mai giocato e, soprattutto, non era mai stata soggetto di così tante attenzioni. “È bello, mi fa tanto piacere – spiega ancora –. Il sogno è giocare un giorno questo torneo da protagonista. Voglio continuare su questa strada”.