“Gli arbitri sono troppo poco autonomi rispetto al potere federale, il che può generare sospetti come emerso da servizi media. Serve una vera indipendenza. Anche qui si potrebbe imitare il modello organizzativo inglese con il professionismo arbitrale”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini durante un’audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato, soffermandosi sul tema degli arbitri, già toccato dal presidente FIGC Gravina la scorsa settimana. Poi, sulla riforma del sistema di giustizia sportiva, Casini sottolinea come sia necessaria una “maggiore indipendenza dei giudici. Oggi il sistema endofederale, come disegnato, non assicura una vera imparzialità”, mentre il numero uno della Lega Serie A è convinto che “sarebbe importante ripristinare il vincolo sportivo perché la riforma entrata in vigore si sta rivelando nefasta. Si potrebbe intervenire sul Decreto Melandri per rivedere i pesi delle componenti, assicurare maggior autonomia al professionismo. O anche interventi su controlli finanziari per assicurare maggiore indipendenza dei controllori rispetto ai soggetti che dettano le regole”, prosegue. Sempre attuale è l’argomento legato all’incremento delle entrate. Per Casini si potrebbe intervenire “sulle scommesse e sul gioco, oppure abolendo il divieto di sponsorizzazione indiretta sul betting. O agevolare la Serie A nel produrre ricavi magari rafforzando le misure di lotta alla pirateria”.
Lega Serie A, Lorenzo Casini: “Arbitri con poca autonomia rispetto al potere federale, può generare sospetti”
Lorenzo Casini - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni