Almeno visivamente, la Lazio è di nuovo a contatto con l’elite della Serie A. Dopo settimane difficili, mesi difficili, in cui si era piombati sul finire della gestione Sarri intorno all’ottava-nona posizione, con la seconda vittoria di fila, decisa da Luis Alberto che sette giorni fa annunciava l’addio e stasera segna e dimostra comunque il grande attaccamento a una maglia che veste ormai da diversi anni, la squadra ora guidata da Tudor rivede la zona Champions: -3 dalla Roma, anche se con una partita e mezza in più, sesto posto provvisorio e vantaggio sull’Atalanta, anch’essa con due partite da recuperare. Insomma, nulla è stato aggiustato per davvero, ma questa è la strada. E se la vittoria sulla Salernitana era scontata, quella in casa di un Genoa lanciatissima per nulla. Però arriva: il Grifone gioca la solita partita, vincono le motivazioni. E adesso i biancocelesti, con un filotto da qui alla fine, possono sperare di giocare in Europa anche il prossimo anno. In quale delle tre, ancora non è dato sapersi.
Pronti via e De Winter commette subito un errore regalando palla a Castellanos, che sbaglia il controllo e non riesce a calciare. La reazione dei rossoblù è immediata con Ekuban che, anziché servire Retegui in buona posizione, va alla conclusione colpendo l’esterno della rete. Dopo un avvio di partita frizzante, i ritmi si abbassano notevolmente e le due squadre fanno fatica a costruire occasioni da gol. I biancocelesti provano ad affidarsi a Felipe Anderson, che al 27′ salta Vogliacco e va al tiro, ma non centra lo specchio della porta. Al 36′ Igor Tudor perde Lazzari per infortunio ed è costretto alla sostituzione: al posto dell’ex Spal entra in campo Hysaj. Buon finale di primo tempo da parte degli uomini di Gilardino, che si rendono pericolosi con De Winter e Vasquez, ma i loro tiri mancano di precisione. A pochi secondi dall’intervallo la compagine ligure sfiora il vantaggio, ma Ekuban pecca di egoismo e spreca una grande occasione. All’intervallo il parziale è di 0-0.
Nella ripresa la Lazio entra in campo con un piglio diverso, andando molto vicina al gol del vantaggio al 61′ con Felipe Anderson, sulla cui conclusione è decisivo l’intervento di Martin. I tempi sono maturi per il vantaggio dei biancocelesti, che arriva al 67′: grande verticalizzazione di Felipe Anderson per Kamada, che confeziona l’assist per Luis Alberto, bravo a depositare la sfera in fondo al sacco. Il Genoa prova ad affidarsi a delle sostituzioni per riacciuffare la gara, ma gli ingressi in campo di Badelj ed Akenye non riescono ad incidere. Nel finale i rossoblù tentano di andare a caccia del pareggio, ma i capitolini respingono ogni offensiva. La Lazio, dunque, si impone 1-0 e porta a casa la sua seconda vittoria consecutiva, salendo al sesto posto con 52 punti e rilanciandosi in chiave europea; il Genoa, invece, resta dodicesimo a quota 39.