Alvaro Morata è solo uno dei tre (Azpilicueta e Llorente) calciatori dell’Atletico Madrid ad aver già vinto la Champions League. Lui porta la ‘croce’ di averla vinta da attore non protagonista superando prima in finale (2013-14) e poi in semifinale (2016-17) la sua attuale squadra. Alla sfida di andata dei quarti di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund (oggi, ore 21), il centravanti spagnolo si presenta con numeri preoccupanti, dopo una prima fase di stagione caratterizzata da 19 gol da agosto a febbraio. Nelle ultime dodici gare, in tutte le competizioni, l’ex Juventus ha infatti segnato un solo gol, contro il Betis, lo scorso 3 marzo. Adesso, senza l’infortunato Depay (tre settimane di stop) Simeone è pronto ad affidargli una maglia da titolare nel reparto d’attacco in coppia con Griezmann nel primo round al ‘Metropolitano’. È lui l’unico centravanti di peso in squadra, ma ha bisogno di scrollarsi di dosso la crisi di gol e deve farlo subito contro una squadra a cui ha segnato due volte in carriera e contro la quale non ha mai perso. Peraltro, Morata dovrà prestare particolare attenzione ad ogni contrasto. Nell’elenco dei diffidati, insieme ad Hermoso (infortunato), Lino, Koke e Savic, c’è anche il suo nome. E nell’emergenza offensiva, con Depay out, Simeone non può permettersi di perdere un altro big. Al fianco di Morata ci sarà Griezmann, il miglior marcatore di sempre dell’Atletico, in corsa per il titolo di capocannoniere della Champions (6 reti fin qui, come Haaland) e Mbappè, una in meno di Kane). Sarebbe per lui la prima volta, visto che non è mai riuscito a vincere il ‘Pichichi’ né in Liga né in Champions. E soprattutto, tra i grandi fenomeni del calcio mondiale, non è mai riuscito a rappresentare un’alternativa credibile ai soliti Messi e CR7 per il Pallone d’oro (miglior risultato il terzo posto nel 2018 nell’anno del Mondiale vinto). Nel vuoto di potere del calcio europeo, con Messi e CR7 a svernare in località esotiche e con Bellingham, Foden e gli altri in lotta per lo scettro, il ‘Piccolo principe’ vuole riprovarci. Il Borussia è il primo ostacolo nel cammino verso un trofeo mai conquistato. Al suo fianco un giocatore che l’ha vinto due volte con i rivali di sempre e che ha tanto bisogno delle magie del francese per ritrovare l’appuntamento col gol.
Griezmann e Morata, la coppia over 30 tra voglia di riscatto e crisi. Alvaro ha segnato un gol in dodici partite
Antoine Griezmann e Alvaro Morata - Foto Sergio Ruiz / PRESSINPHOTO