Il giovane calcio italiano d’esportazione non sorride più. Dopo due splendidi avvii nei rispettivi campionati, adesso Francesco Farioli e Roberto De Zerbi fanno i conti con la crisi nera delle loro squadre, da quel Nizza che dalla lotta al vertice col Psg – che chiaramente era fin troppo per gli obiettivi di inizio stagione – ora deve difendere un piazzamento europeo, al Brighton che si trova al decimo posto in Premier League, fatica tantissimo a esprimere il suo calcio ed è crollato nel rendimento sotto ogni aspetto, primo tra tutti quello dei gol segnati, fiore all’occhiello del suo allenatore. Francesi e inglesi hanno a lungo lodato le gesta dei due allenatori, ora però le cose cominciano a cambiare.
Roberto De Zerbi, in luce nel biennio al Sassuolo e poi allo Shakhtar e arrivato già lo scorso anno al posto di Potter, ha centrato l’Europa League e si è preso i meritati applausi, oltre agli accostamenti con importanti panchine europee, una su tutte quella del Barcellona. Poi, a partire dall’anno solare 2024 però la sua squadra è stata vittima di una preoccupante involuzione, tra risultati mancati, poca vena realizzativa e la recente eliminazione – con tanto di 4-0 subito dalla Roma, in Europa League. In generale, dopo cinque vittorie nelle prime sei e il sogno Champions più vivo che mai, il 6-1 con l’Aston Villa ha subito fatto scattare alcuni campanelli d’allarme. Da lì in avanti sono arrivate 6 vittorie nelle restanti 25 partite, a fronte di 10 pareggi e ulteriori 9 sconfitte (10 dunque in tutto), un ruolino da metà classifica che ha fatto piombare, per l’appunto, il Brighton al decimo posto con 43 punti raccolti. Ed escludendo il super avvio sopra citato, dalla settima giornata in avanti la media è da retrocessione pura, con 28 punti in 25 partite. Il gioco, poi, sembra latitare: le uscite dal basso e il possesso palla asfissiante è stato ben assorbito dagli allenatori della Premier e i tanti infortuni hanno completato l’opera. Adesso De Zerbi punta a un gran finale di stagione per provare a rincorrere l’Europa, conscio che in ogni caso il Brighton non ha l’imperativo categorico di raggiungerla a tutti i costi.
Francesco Farioli è invece il giovanissimo volto nuovo del Nizza 2023/2024. Lo ha scelto pescando in Turchia, dove l’italiano, ‘giochista’ ma con una particolare attenzione alla fase difensiva, ha ben figurato alla guida di due squadre, Alanyaspor e Karagumruk. Già collaboratore dello stesso De Zerbi, il toscano Farioli è stato ingaggiato dai rossoneri nello scetticismo generale in Francia, ma è subito partito benissimo. Al netto di tre pareggi iniziali, sono poi arrivati tanti risultati positivi, come il roboante 2-3 in casa del Psg, con il quale ha duellato per la vetta, e in generale una lunga striscia di imbattibilità durata da inizio stagione fino a inizio dicembre, quando il Nantes si è imposto per 1-0. E’ stato l’inizio di un certo declino: il problema del gol era già emerso durante le vittorie in serie, e Farioli era stato accusato di eccessivo difensivismo, ma una volta venuti a mancare i risultati sono cominciati puntuali i malumori. 4 vittorie in campionato negli ultimi quattro mesi, un ruolino così negativo da aver fatto pensare a un possibile esonero, smentito dalla società ma chiesto da una parte della tifoseria. 8 vittorie e 5 pareggi nelle prime 13 partite, 4 vittorie, 3 pareggi e ben 8 sconfitte nelle successive 15, e così dal secondo posto si è scivolati inesorabilmente verso il sesto. Invertire il trend per agguantare l’Europa: Farioli sa che fin qui, al di là di una distribuzione dei punti non lineare, la sua prima stagione in un top-campionato è positiva, serve però anche un risultato tangibile per convincere tutti.