Questa potrebbe essere la volta buona. La tradizione dell’Arsenal col Bayern Monaco in Champions League è estremamente negativa, ma per la splendida capolista della Premier League provare a vendicarsi contro i bavaresi – disastrosi quest’anno, secondi in Bundesliga e reduci da sconfitte su sconfitte, con Tuchel pronto all’addio a fine stagione – non è assolutamente un’impresa. A patto però di sfoderare la miglior prestazione di una stagione fin qui esaltante, perché Arteta sa benissimo che in questi contesti anche una grande ferita e allo sbando come la squadra tedesca può trovare una serata di gloria in un’annata ai limiti dell’imbarazzante.
Anche perché, a livello puramente tecnico, le due squadre si equivalgono, o persino si può trovare nel Bayern la favorita, ma quello che ha creato Arteta coi Gunners dall’inizio della sua gestione racchiude in sé un tocco di magia. Tuchel, invece, ha distrutto in modo definitivo quanto aveva costruito tra alti e bassi da Nagelsmann: i bavaresi già lo scorso anno hanno vinto la Bundesliga solo per demeriti altrui all’ultima giornata, quest’anno sono sempre stati fuori dalla lotta e il Bayer trionferà per la prima volta. Se a ciò si aggiunge l’eliminazione dalla Coppa di Germania per mano di una squadra della terza divisione, emerge uno spaccato chiaro: resta solo la Champions, e va fatto di tutto per azzeccare cinque partite da qui a fine anno. A quel punto, tutto prenderebbe una piega diversa.
Come detto, i londinesi hanno dei precedenti da incubo con i bavaresi: partiamo da quelli più recenti. Tre 5-1 consecutivi negli ultimi tre incroci, l’ultimo risalente al 2017: fa malissimo rileggere quei tabellini per i Gunners, quel 10-2 complessivo agli ottavi è ancora nella memoria collettiva dell’Arsenal, che aveva perso con lo stesso risultato anche nel girone dell’anno precedente, a fronte almeno di una vittoria per 2-0. Tornando indietro, ottavi 2013/2024 con vittoria Bayern e pareggio e dunque eliminazione per i Gunners, stesso esito, ma ancor più doloroso, l’anno prima: 1-3 per il Bayern all’andata, 0-2 per l’Arsenal al ritorno, ma c’era ancora la regola del gol fuori casa. Che non servì nel 2005/2006, sempre agli ottavi: 3-1 bavarese all’andata, 1-0 per gli inglesi al ritorno e non bastò.