“Domani affronteremo una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta, crea molte occasioni e gioca molto bene. Sappiamo le difficoltà che affronteremo domani, dovremo fare una partita giusta, abbiamo bisogno del risultato”. Lo ha detto Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Fiorentina in un momento nero in campionato ma a pochi giorni dalla vittoria in Coppa Italia: “I numeri sono quelli che contano, alla fine il campionato ti dice i valori reali delle squadre. Durante la stagione succedono delle cose, in questo momento siamo a venti punti dall’Inter, non dobbiamo pensare a questi venti punti ma a quelli che ci mancano per entrare nella prossima Champions”.
Sul suo futuro: “Un’offerta del club per un ruolo diverso dall’allenatore? Mi piace fare l’allenatore, mi diverto molto, continuerò a fare l’allenatore. Niente parole della società sul rinnovo? Lavoro bene lo stesso, il mio unico pensiero è centrare gli obiettivi insieme alla squadra. C’è da lottare per centrare l’obiettivo delle prime quattro, poi vedremo se saremo bravi a raggiungere la finale di Coppa Italia”.
Sul valore della Juventus e sugli obiettivi stagionali: “Nel calcio bisogna guardare solo i risultati. Parlare se questo è più bravo oppure quello… Sono tutti discorsi aleatori. A fine stagione, se una squadra arriva prima l’ ha meritato, se arriva seconda ha meritato seconda, terza ha meritato terza. Il resto sono tutte chiacchiere. Da quello che mi è stato detto, l’obiettivo della società era di entrare in Champions League e non era facile. Ci siamo, però abbiamo bruciato tanti punti e sapendo che le difficoltà da qui alla fine ci saranno, tra scontri diretti e punti pesanti, bisogna arrivarci in un modo o nell’altro”.
Poi una piccola polemica legata agli errori nella sua gestione: “Errori e scelte errate del passato, per esempio col Siviglia? Col Siviglia abbiamo perso ai supplementari con un tiro da fuori area, se non sbaglio… Sapete quante ne ho sbagliato e quante ne sbaglierò… Nel calcio tutti dopo la partita dicono ‘avrei fatto questo o quest’altro’, ma si decide in un attimo. Il calcio è bello per questo. Il mio lavoro non sono io a dire se sono bravo o no, mi diverto e cerco di fare il meglio possibile”.