Dopo 4 sconfitte consecutive l’Empoli vuole tornare a fare punti, a partire dalla sfida di domani al Castellani contro il Torino. Sarà fondamentale per la squadra di Davide Nicola strappare un buon risultato in ottica salvezza: “Si tratta di una gara molto importante – spiega Davide Nicola – perché giochiamo anche per primi, quindi siamo nella condizione di non dover preoccuparci di quello che fanno gli altri. Il problema dei gol è un falso problema, abbiamo fatto 11 gol in 8 partite, nelle ultime gare abbiamo affrontato le migliori difese del campionato. Il Torino è molto forte, subisce pochi gol, non subisce gol nella prima mezz’ora, arriva da 3 anni di grande lavoro di Juric”.
Il tecnico dei toscani prosegue, parlando di cosa ha chiesto ai suoi in questo rush finale del campionato: “I nostri numeri non sono da squadra da retrocessione nelle ultime gare. Dovremo però giocare con una sana pazzia, è un’occasione ghiotta per dare credito a quanto fatto nelle ultime partite. Il margine di errore adesso si riduce e questo ci deve esaltare, non dobbiamo preoccuparci ma fregarcene. Io vivo solo per raggiungere questo storico obiettivo per l’Empoli, della terza salvezza consecutiva”.
Il mister parla poi delle possibili soluzioni in attacco: “Stiamo sperimentando diverse cose mantenendo la nostra struttura di gioco. Di settimana in settimana capisco tutte le possibilità che hanno i miei giocatori. Con lo staff abbiamo fatto un lavoro incredibile, anche dal punto di vista fisico stiamo performando molto. Rispetto al Torino abbiamo avuto meno giorni di recupero ma l’abbiamo preparata per essere al massimo. Abbiamo provato due tipi di soluzione, vedremo quale adottare. Shpendi? Si allena bene, non vedo l’ora di dargli i minuti che si merita. Col Torino non sarà però la partita dei singoli, ma la partita di tutti”.
Nicola affronterà il Torino da amatissimo ex: “Intanto penso all’Empoli, spero di vedere tanti tifosi domani, altrimenti vado a casa a prenderli uno ad uno… Di me al Torino come giocatore quasi non ricordo, la struttura che ha adesso il Torino di Juric parte invece anche dal lavoro che abbiamo fatto alcuni anni fa. Ma adesso mi interessa l’Empoli. Abbiamo creato un grande gruppo che è il nostro punto di forza. Come la capacità di credere nelle qualità dei singoli e della società. Qua si lavora bene ed è importante”.