Atletica

Atletica, Folorunso e gli Europei di Roma: “Bello gareggiare in casa”

Ayomide Folorunso
Ayomide Folorunso - Foto Francesca Grana/FIDAL

Ayomide Folorunso, 27enne ostacolista italiana, non vede l’ora di gareggiare al Foro Italico. È la primatista azzurra dei 400 ostacoli, ha stabilito i record nazionali anche con la 4×400 outdoor e indoor, e ha guidato da capitana la nazionale ai Mondiali indoor di Glasgow. Adesso spera di lasciare il segno ai prossimi Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma in programma dal 7 al 12 giugno 2024: “Sarà bellissimo correre in casa, in uno stadio così bello come l’Olimpico. Già il Golden Gala è un appuntamento importantissimo per amici, familiari e tutti gli appassionati, figuriamoci gli Europei. L’atmosfera magica che troveremo ci spingerà a dare il massimo e ci darà l’opportunità di testarci a livello internazionale. Sarà un sogno”.

Originaria della Nigeria, Ayomide dal 2004 vive a Fidenza, alle porte di Parma, dove si allena pensando in grande: “Il mio obiettivo non è mai cambiato. È migliorarmi sempre di più. Il desiderio, la preghiera che ho è che le difficoltà dell’anno scorso si risolvano, che il tetto raggiunto in passato diventi il nuovo pavimento di quest’anno. Sto lavorando per questo”.

Figlia di un’insegnante di religione e di un pastore pentecostale, Ayomide studia Medicina e vuole specializzarsi in Pediatra o in Chirurgia, mentre in pista continua a lavorare per migliorarsi: “L’atletica leggera è uno sport abbastanza individuale, in cui molto spesso sei tu contro te stessa. Ma dietro ogni atleta – ammette la classe 1996 – c’è sempre un lavoro di squadra, con lo staff che ti segue e ti aiuta a raggiungere le migliori condizioni mentali e fisiche. Quando ci ritroviamo come gruppo l’energia di ognuno di noi atleti è moltiplicata. Un compagno che fa bene ti stimola e ti dà forza”.

Tra le avversarie che Folorunso affronterà agli Europei di Roma ci sarà la campionessa del mondo olandese Femke Bol, con cui nei mesi scorsi ha condiviso la sede di allenamento in Sudafrica: “Lavorare insieme a una ragazza così talentuosa e al gruppo di atleti di caratura internazionale che si è formato attorno a lei mi ha aiutato a capire come si allenano i più bravi: oltre al talento, c’è un’etica del lavoro importante. In questi anni ho osservato molto Femke Bol, quando finisce l’allenamento lei si dedica sempre a delle sedute specifiche per rafforzare alcune parti del corpo. Per fortuna è una filosofia che ho adottato sin da piccola, ma vederlo mettere in pratica da un’atleta così forte mi ha fatto capire che è questa la strada giusta. Per migliorarsi non si devono mai trascurare i dettagli”.

Oltre agli ostacoli, Ayomide è anche una delle colonne della staffetta italiana 4×400, con cui ha vinto un argento e un bronzo agli Europei indoor: “Siamo un gruppo molto compatto, con una storia bella. Le medaglie conquistate ci incoraggiano in vista dei prossimi impegni e ci fanno sognare in grande”. Roma 2024 è la prossima occasione per scrivere un’altra pagina di storia insieme alle compagne azzurre.

SportFace