Serie A

Juventus-Genoa, Gilardino: “Serviranno personalità e coraggio. Rigori? C’è una gerarchia, li batte Gudmundsson”

Alberto Gilardino Genoa
Alberto Gilardino - Foto Gabriele Siri/IPA Sport

La Juventus è una squadra difficile da affrontare: ha basato la stagione sull’attitudine dei singoli ed ha giocatori in grado di cambiare la partita da un momento all’altro. Ma già all’andata abbiamo visto che a fare la differenza è ciò che vogliamo fare in campo“. Così in conferenza stampa Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, che ha presentato la partita di Serie A contro la Juventus.

C’è voglia di far bene contro una grande squadra: serviranno personalità e coraggio come contro l’Inter. Inoltre, dovremo essere bravi a trasformarci sia dal primo minuto che a gara in corso. C’è bisogno di tutti in queste dieci partite che mancano, bisogna mantenere il gruppo granitico. Dobbiamo toglierci un qualcosa di egoistico per donarlo alla squadra – ha aggiunto Gilardino, che poi ha parlato del suo collega Massimiliano AllegriE’ un bravo allenatore. Le critiche? Fanno parte del gioco. Penso che ognuno possa uscirne con più consapevolezza, ma soprattutto che sia necessario mantenere grande equilibrio sia nei momenti felici che in quelli meno buoni“.

Il tecnico del Genoa si è poi soffermato sui singoli: “Non ci saranno Martin, Matturro ed Ekuban, mentre hanno recuperato Haps e Ankeye. Anche Malinovskyi sta meglio rispetto alle scorse settimane. Cittadini è reduce da un infortunio ma adesso sta bene e, anche se non gioca tanto, si allena sempre forte. Penso che avrà le sue chance. Far giocare insieme Vitinha, Gudmundsson e Retegui può essere un’idea, ma ovviamente la precedenza va all’equilibrio da mantenere nella gara. Rigori? C’è una gerarchia, li batte Albert. Ho parlato con Mateo ed è normale che abbia voglia di far gol, ma dobbiamo pensare al bene della squadra. Gli ho detto di continuare a lavorare e fare il massimo, anche per poi andare in Nazionale“.

Rilassamento in virtù della posizione tranquilla di classifica? Se avessimo avuto questo pensiero non avremmo fatto una gara del genere contro l’Inter né un secondo tempo come quello contro il Monza. I ragazzi vogliono fare il massimo e portare a casa più punti possibili. C’è voglia di continuare a lavorare e migliorare” ha infine concluso Gilardino.

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